Akobundu-Ehiogu 6,5
Non è così spaventoso in avvio di partita, ma sale di livello con la squadra strada facendo, con un paio di classiche giocate da highlight. Alla sirena finale fanno tre stoppate e tante forzature causate agli avversari, che non finiscono in tabellino ma sono decisive.
Alviti 5,5
Un giocatore tosto e non sportivamente simpaticissimo come Zubcic gli entra un po’ sottopelle. Combina qualche errore difensivo e segna con meno brillantezza del solito.
Mitrou-Long 7
Probabilmente il miglior Elijah visto in biancorosso fino a qui. Senza troppi fuochi d’artificio, da giocatore sporco e di carattere, gioca un terzo quarto solidissimo in cui segna da una parte e pressa dall’altra. Entra spesso e volentieri in area avversaria, e quasi sempre succedono buone cose.
Bradford 6
Si vede anche lui, più delle ultime uscite. Nel ruolo di cambio fa il suo, non facendo rimpiangere i compagni sostituiti nei ventitré minuti sul parquet: cinque punti, due rimbalzi, due assist e addirittura una stoppata. Utile, dà una mano qua e là.
Tyus 6
Nove minuti di sostanza: esplosività e freschezza non gli appartengono, lo si sa, ma quattro punti e quattro rimbalzi con due canestri su tre tiri fanno una prova solida, ora che con il coach greco non è più il centro alpha.
Anticevich 5
Due minuti e quarantadue secondi la durata del suo esordio in biancorosso. Lanciato a sorpresa in quintetto, si presenta con una rubata prima di spendere due falli in un amen. Sipario.
Librizzi 7,5
Prestazione da Libro Cuore. Non si tira indietro, mai, nemmeno quando Totè lo prende e lo scaraventa per terra. Mano caldissima, corsa, letture, volontà e agonismo e tantissime altre cose, che gli valgono il plus-minus migliore di serata. Non si fa mancare, nemmeno stavolta, il fallo subito sulla tripla.
Esposito 5
Supera davvero di pochissimo l’altro nuovo arrivato in quanto a minuti giocati. Comparsata, e nulla più.
Assui 6,5
Anticevich gli soffia il posto in quintetto, ma di certo non i minuti in uno degli spot di ala. Gioca la sua partita fatta di difesa, intensità e rimbalzi. Tira quello che deve tirare, seppure il canestro è un po’ più stretto del solito.
Hands 8
Flirta insistentemente con il trentello, che lo pacca per soli due punti. Un po’ pasticcione, ma aspetta la partita e sale di livello nei momenti giusti, equilibrando bene soluzioni da dentro e da fuori, e pescando addirittura dodici tiri liberi. Aggiorna il massimo in stagione di palle perse a sette, tra cui due nel finale davvero banali.