Al di là della varietà di forme e dimensioni disponibili sul mercato, la maggior parte di questi dispositivi condivide una struttura di base e un principio di funzionamento comune. Vediamo di scoprire subito, allora, i componenti essenziali e il modo in cui interagiscono.
I componenti chiave di un’e-cig
Generalmente, una sigaretta elettronica è costituita da diverse parti chiave che lavorano in sinergia.
La batteria, per cominciare, rappresenta la fonte di alimentazione del dispositivo. Può essere integrata e ricaricabile tramite una porta USB oppure costituita da una o più batterie rimovibili, che richiedono un caricatore esterno o possono essere caricate all'interno del dispositivo, se predisposto. La capacità di questa componente, misurata in milliampere-ora (mAh), determina l'autonomia del dispositivo tra una carica e l'altra.
Abbiamo poi l’atomizzatore, il vero e proprio cuore tecnologico della sigaretta elettronica, poiché è qui che avviene la vaporizzazione. Ne esistono di diverse tipologie, ma tutte contengono gli elementi fondamentali per il processo: la resistenza (coil) e il materiale assorbente (wick).
La resistenza è un filamento metallico (realizzato in materiali come kanthal, acciaio inossidabile o titanio) avvolto a spirale. Quando la batteria eroga corrente elettrica, questo filo si riscalda rapidamente per effetto Joule.
Il materiale assorbente, comunemente cotone organico, ha il compito di assorbire il liquido dal serbatoio e trasportarlo per capillarità fino alla resistenza calda, dove verrà vaporizzato.
Un’e-cig è poi dotata di un serbatoio, il contenitore destinato ad alloggiare i liquidi sigaretta elettronica. La sua capacità è solitamente espressa in millilitri (ml). Nei sistemi Tank, è spesso realizzato in vetro pyrex o materiale plastico e può essere riempito dall'utente. Nei sistemi Pod, può essere una cartuccia pre-riempita e sigillata oppure una ricaricabile.
Quanto al liquido, o e-liquid, sebbene non sia una parte intrinseca del dispositivo hardware, è essenziale per il suo funzionamento. Si tratta di una soluzione composta principalmente da glicole propilenico e glicerina vegetale, a cui vengono aggiunti aromi alimentari per conferire diverse caratteristiche olfattive e gustative al vapore prodotto.
Ultimo ma non per importanza è il bocchino, o drip-tip, cioè la parte terminale del dispositivo, attraverso la quale l'utilizzatore inala il vapore generato. Può essere realizzato in vari materiali e avere forme e dimensioni diverse, influenzando la sensazione al contatto con le labbra e, in parte, la temperatura e la concentrazione del vapore aspirato.
Occorre ricordare, poi, che nei dispositivi più avanzati, come le Box Mod, è presente un circuito elettrico – chipset – che gestisce l'erogazione della potenza, permette di regolare parametri come il wattaggio o il voltaggio, visualizza informazioni su un display e integra funzioni di protezione elettrica, ad esempio contro surriscaldamento e cortocircuito.
Il processo di funzionamento
Per quanto riguarda il funzionamento delle moderne sigarette elettroniche, invece, è relativamente lineare:
- Attivazione: l'utente attiva il dispositivo, solitamente premendo un pulsante o, nei modelli automatici, semplicemente iniziando ad aspirare dal bocchino.
- Erogazione di corrente: la batteria fornisce energia elettrica all'atomizzatore. Se presente un circuito, questo regola la quantità di energia inviata alla resistenza.
- Riscaldamento: la corrente attraversa la resistenza (coil), che si scalda molto rapidamente raggiungendo temperature elevate.
- Vaporizzazione: il liquido, trasportato dal materiale assorbente (wick) a contatto con la resistenza calda, raggiunge il suo punto di ebollizione e si trasforma istantaneamente in vapore.
- Inalazione: il vapore generato viene aspirato dall'utilizzatore attraverso il canale dell'aria dell'atomizzatore e il bocchino.
In sintesi, la sigaretta elettronica è un sistema integrato in cui componenti elettronici (batteria, circuito) e meccanico-fisici (atomizzatore, resistenza, wick, serbatoio) collaborano per trasformare un liquido in vapore tramite riscaldamento. La comprensione della sua anatomia e del meccanismo di base permette di cogliere la logica operativa di questo tipo di apparecchiature, indipendentemente dalla loro specifica forma o complessità tecnologica.
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