Una festa del canottaggio mondiale, anzi molto di più: la tappa di Coppa del Mondo ospitata anche quest'anno dalla Schiranna il 13, 14 e 15 giugno porterà con sé, come sempre e più di sempre, una serie di iniziative che sono un inno alla sostenibilità, dall'amore e dalla cura per il nostro lago al coinvolgimento dei più giovani e non solo verso pratiche sostenibili, dagli spostamenti al riuso del cibo in eccesso, dagli alloggi ecosostenibili all'utilizzo dell'acqua e a molto altro.
La presentazione della Coppa più sostenibile del mondo è andata in scena grazie al comitato organizzatore e agli "amici" di Novauto, nuovamente mobility partner dell'evento clou di inizio estate, nella sede della concessionaria Lexus di viale Ippodromo.
«L'obiettivo principale è rendere questo sport e tutto ciò che lo circonda sempre più sostenibile, coinvolgendo tutti, dai team al via ai volontari al pubblico. Cerchiamo di migliorare la cultura responsabile nei confronti della natura e del nostro lago» ha detto Ambra Roversi, appassionata e competente manager della sostenibilità che ha illustrato i principali punti di un vero piano "pulito" che accompagnerà l'evento.
Si va dagli alloggi scelti per atleti, staff e pubblico (gli hotel s'impegnano a rispettare codici etici di attività ecosostenibili) ai trasporti, con QR code appositi che guideranno all'utilizzo dei mezzi pubblici o al noleggio bici, dall'impegno per effettuare la raccolta differenziata puntuale, in collaboreremo con la ditta Sangalli e il Comune, all'impiego dei sub volontari di spazzapnea per ripulire le acque di fronte a imbarchi e alla confermata collaborazione con ri-Hub per raccogliere ciò che non viene utilizzato durante l'evento per donarlo ai più bisognosi. Ma alla Coppa varesina della sostenibilità verrà anche incentivato l'uso dell'acqua potabile nel parco con l'utilizzo di fontanelle e il posizionamento di casette dell'acqua per limitare le bottigliette di plastica, quello di detergenti ecosostenibili anche per il lavaggio barche, arrivando alle premiazioni, quando verrano consegnate medaglie ma anche un premio simbolico con vasetti contenenti semi di menta e basilico, per finire alla responsabilità sociale: «Vogliamo coinvolgere tutti su questo tema, atleti, genitori, appassionati, aziende e volontari - chiude Ambra - e consegneremo ai volontari un certificato per riconoscere il loro impegno sotto questo punto di vista».
Il padrone di casa Giancarlo Ruffino, titolare del gruppo Novauto con il fratello, ha mostrato orgoglio in questa culla Toyota «altamente tecnologica legata alla salvaguardia dell'ambiente e anche al mondo dello sport, visto che Toyota è main sponsor delle Paralimpiadi. Insomma, c'è un sentimento che ci lega legato al territorio e ai valori sportivi».
In prima fila anche il Comune, membro del Comitato Organizzatore, e presente questa mattina grazie all'assessore allo Sport Stefano Malerba («Ormai è storia che la Canottieri e il lungolago si animino di tantissime persone per gli eventi del canottaggio. Varese in questo è capofila nel mettere insieme lo sport con attività sociali e sostenibilità») e all'assessore alla Tutela ambientale Nicoletta San Martino. «Il lago è fragile ed è protetto e anche queste occasioni in cui arrivano molte persone - le sue parole - proviamo a far passare l'idea del rispetto ambientale e del contributo anti spreco».
A chiudere, dopo i saluti di Claudio Minazzi, vicepresidente della Canottieri Varese, e del consigliere della Provincia Michele Di Toro, il primo attore di ogni evento remiero ma anche di tutti i sacrifici compiuti nel nome del canottaggio, ovvero Pierpaolo Frattini, direttore generale del comitato organizzatore.
«Gli eventi del canottaggio hanno una continuità che non è per nulla scontata - ha detto Frattini - e quest'anno proviamo ad alzare l'attenzione verso tutto ciò che fa crescere una Coppa del Mondo e un movimento che vede la provincia come quella con più tesserati in Italia. Questo appuntamento non porta solo atleti e migliaia di persone ma avvicina i ragazzi allo sport in modo salutare, così come i cittadini al nostro lago e alla nostra terra».