Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo di minoranza "Vivere Gavirate" firmato dal capogruppo Gianni Lucchina sul Chiostro di Voltorre:
Il Chiostro di Voltorre, di proprietà della provincia ma su suolo del Comune di Gavirate, è un patrimonio ineguagliabile che arricchisce le bellezze architettoniche e culturali del nostro territorio, in particolare del nostro Comune, Gavirate. La convenzione sottoscritta tra Comune di Gavirate e Provincia di Varese è ormai scaduta dal 1 gennaio 2025, cosa succederà ora al Chiostro?
Speriamo che dopo la perdita della mostra permanente del nostro concittadino, Antonio Pedretti, non dovremmo annoverare anche la perdita del Chiostro di Voltorre. Un patrimonio, a mio avviso, che in questi poco più di due anni non abbiamo saputo valorizzare adeguatamente, pur con tutti gli sforzi messi in campo dalle Associazioni, spesso lasciate sole a garantire programmi e gestione del sito, non siamo riusciti a utilizzare il nostro bellissimo Chiostro organizzando eventi, mostre e quant’altro di alto valore artistico e culturale.
Ritengo che si debba dedicare a questo splendido luogo attenzione e dovremmo compiere tutti gli sforzi possibili per potenziare ed innalzare la qualità delle proposte culturali da organizzare. Abbiamo esempi importanti ai quali prendere spunto. Mi chiedo se verrà o meno sottoscritta una nuova concessione/convenzione tra Provincia di Varese e Comune di Gavirate; speriamo che presto ci sia una risposta positiva in tale senso.
Ritengo comunque, pur tuttavia indispensabile, trovare un percorso, una innovativa modalità di gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio che sappia tenere assieme più esigenze: alzare il livello delle proposte culturali, rendere il bene godibile da tutti, in particolare dai Gaviratesi, mantenere viva la rete di volontari che possa ancor con più forza garantire l’apertura del bene ai cittadini, ai turisti ed alle scolaresche.
Una idea innovativa potrebbe essere: la Provincia garantisca la gestione e, nella programmazione degli eventi, ci sia un coinvolgimento del Comune di Gavirate. Insomma, visto il livello del bene, penso che la Provincia abbia maggiori possibilità di mettere in campo competenze adeguate, rapporti e collegamenti garantendo così una maggior sviluppo del Chiostro.
Una collaborazione che possa anche valorizzare il tessuto sociale, associativo di Gavirate. Penso che sia riduttivo, la dimostrazione è stata la gestione di questi ultimi anni, non solo quelli riferiti alla di gestione del comune di Gavirate, gestire questo bene burocraticamente o come uno dei tanti beni presenti sul territorio, viceversa dobbiamo avere la capacità invece di consegnare al nostro Chiostro una visione innovativa e dinamica.
Allora penso ad esempio sia utile dar vita ad un “Comitato Scientifico Culturale” per la promozione delle proposte artistiche e culturali del Chiostro. Una sede dove far sedere allo stesso tavolo donne e uomini della Cultura di Gavirate che ne annovera diversi e del territorio provinciale, con un mandato preciso: ripensare e rilanciare una nuova mission culturale del Chiostro di Voltorre.
Mi auguro che si avvii davvero questo innovativo percorso, soprattutto che si concluda presto l’iter e la definizione per la Gestione del Chiostro. Il punto non sta chi gestisce il bene, ma come si gestisce. In questa fase storica ritengo invece necessario ed utile che la Provincia sia coinvolta e responsabilizzata ancor di più; ricordo a me stesso che ai visitatori non interessi sapere chi è il proprietario del Chiostro e chi lo gestisce, ma unicamente la proposta culturale, artistica offerta.