/ Trasporti

Trasporti | 25 marzo 2025, 11:26

«14 minuti rubati: il ritardo che sottrae il nostro tempo e la serenità»

«Ogni giorno il solito ritardo che rovina la nostra giornata e ci ruba minuti preziosi. Un “furto” che va oltre il semplice disguido, minando la serenità di chi vive ogni giorno con l'incertezza del treno». Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di una pendolare Trenord, alle prese con l'ennesimo ritardo mattutino

(Immagine di repertorio)

(Immagine di repertorio)

«Ogni giorno, la stessa storia: il treno che arriva in ritardo. Un piccolo ritardo che sembra insignificante, ma che alla fine ruba qualcosa di più grande: il nostro tempo e la nostra serenità. 14 minuti, oggi come ieri, che segnano l'inizio di una giornata che avrebbe potuto essere diversa. Questo non è solo un ritardo: è un furto che si ripete, con la stessa giustificazione di sempre, mentre ci viene detto che “è normale”. Ma non lo è». Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di una pendolare Trenord, alle prese con l'ennesimo ritardo mattutino del suo treno.

14 minuti. Anche oggi.

«Il teatrino a cui ormai gli spettatori stanchi non reagiscono più.La modalità è sempre la stessa: lasciano passare il 5.52, facendoti crogiolare nel tuo stupido ottimismo, nella speranza che “oggi forse andrà bene”, per poi sbatterti in faccia il solito ritardo. Quel ritardo che ti rovina la giornata. Anche oggi.Quel ritardo che, sommato ai tanti piccoli o grandi ritardi quotidiani, ti ruba qualcosa. Ad alcuni ruba permessi, ad altri ammonizioni. A molti, la serenità.14 minuti. Oggi il mio treno si è preso un po' del mio tempo, ma in realtà è un furto bello e buono.

In 14 minuti potrei:

-Svegliarmi per davvero, invece di rimanere intrappolata nell’attesa.

-Fare una telefonata a chi mi manca, ma chi ha voglia di parlare mentre il tempo scorre?

-Preparare un piano B per la giornata, ma chi ha voglia di pianificare quando siamo sempre in attesa?

-Rimettere in ordine i pensieri, ma il ritardo li scombina tutti.

E invece? Invece, ci ritroviamo a contare i minuti e ingoiare la frustrazione.
Questi 14 minuti rubati non sono solo un ritardo, sono un insulto. Un insulto a chi lavora, a chi ha impegni, a chi cerca di vivere una vita normale.
Ogni giorno è un’altra dose di ansia e impotenza, mentre ci dicono che “è normale” o “ci sono stati problemi” (questa è stata la giustificazione del capotreno stamattina).
Ma non è normale.
14 minuti. Sono miei. Non di Trenord.

#BastaRitardi #FurtoDiTempo


B.P.
Pendolare Trenord».

A. M.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore