Francesca Carenzi, la filosofia al servizio del sociale: «Il mio sogno dare più voce ai giovani su questi temi»

La passione per il sociale non si improvvisa, è un’inclinazione, un modo di guardare il mondo, un’attenzione costante alle persone e alle loro esigenze. È così che Francesca Carenzi, classe 1995, bustocca, descrive il suo percorso. Laureata in Scienze filosofiche all’Università degli studi di Milano con una tesi in Ermeneutica filosofica, ha poi approfondito la formazione con un Master di II livello in Tutela internazionale dei diritti umani “Maria Rita Saulle” all’Università La Sapienza di Roma. Ma il suo impegno non si è mai limitato all’accademia: il suo lavoro è sempre stato incentrato sulla comunicazione istituzionale con un focus particolare sulle politiche sociali. E' anche autrice di un volume su Maria Zambrano e Simone Weil.

Dal giornalismo alla consulenza istituzionale

Dopo aver collaborato per circa un anno con il coordinamento esteri di La7, occupandosi di monitoraggio delle agenzie internazionali, raccolta di immagini e video e assistenza ai corrispondenti esteri, Francesca ha scelto di immergersi ancora di più nel mondo dell’impegno sociale. Ha lavorato come consulente di comunicazione per l’Istituto degli Innocenti di Firenze, dove si è occupata della comunicazione per il Dipartimento delle politiche della famiglia.

Nel febbraio 2022 si trasferisce a Roma, in un periodo segnato ancora dalle restrizioni dovute alla pandemia. Una fase di incertezza che, però, non l’ha fermata: inizia un dottorato e nel frattempo continua a collaborare con istituzioni e associazioni, portando avanti il suo obiettivo di contribuire alla costruzione di una società più attenta ai diritti e al benessere delle persone.

Un impegno a 360 gradi

Oggi Francesca lavora in un centro di internazionalizzazione legato al mondo universitario, mantenendo sempre viva la sua attività di consulenza e di collaborazione con diverse realtà associative. Tra queste, Comunità di Connessioni, un’associazione nata come scuola di formazione politica per giovani, di cui ha fatto parte sin dai tempi dell’università. Un impegno che l’ha portata anche a organizzare incontri e dibattiti al Meeting di Rimini, contribuendo a creare spazi di confronto sulle politiche sociali e istituzionali.

Parallelamente, la sua attenzione per l’attualità e il mondo sociale si esprime anche attraverso la fotografia: con alcuni amici appassionati ha fondato il collettivo "Vita", specializzato in street photography. Le loro immagini raccontano la realtà delle manifestazioni, delle associazioni e delle comunità, catturando istanti di vita che spesso sfuggono alla narrazione mainstream.

Uno sguardo al futuro

Alla domanda su cosa la spinga a dedicarsi con tanta passione al sociale, Francesca risponde senza esitazione: «È un’inclinazione che ho sempre avuto. Politiche sociali, diritti, mondo politico e istituzionale mi hanno sempre interessata, fin da piccola. Ho sempre avuto l’idea di fare un lavoro di questo tipo».

E le istituzioni italiane? «L’Italia ha un’attenzione innata per il sociale, fa parte della nostra storia. Certo, si può sempre fare di più, ma esistono spazi e strumenti attraverso cui le istituzioni si occupano di queste tematiche».

Il sogno di Francesca è chiaro: «Fare qualcosa di utile, che abbia un impatto sociale, e dare più voce ai giovani su questi temi». Con il suo percorso, la sua determinazione e il suo sguardo sempre attento alle persone, sta già contribuendo a costruire un cambiamento concreto.