Minorenni accerchiati e apostrofati da un gruppo di giovani in piazza Garibaldi. L’ultimo episodio tiene alta l’attenzione sul centro di Busto, sebbene questa volta – a differenza di quanto accaduto in due occasioni nelle ultime settimane – non si sia arrivati a un’aggressione fisica, grazie anche al tempestivo intervento della Polizia (leggi qui).
L’assessore alla Sicurezza Matteo Sabba pone l’accento proprio su questo aspetto: «Il presidio del territorio ha funzionato», dice. Anticipando l’intenzione di chiedere alla maggioranza di inasprire le sanzioni legate a risse, imbrattamenti e così via. Questa mattina l’esponente di giunta ha partecipato al progetto di educazione civica rivolto alle scuole promosso dalla presidente del Consiglio comunale Laura Rogora, soffermandosi con i ragazzi proprio su questi episodi.
«Le cose hanno funzionato»
«A Busto non si scherza. Il presidio del territorio ha funzionato immediatamente e stavolta con l’aiuto di un cittadino che ha subito segnalato il problema alle forze dell’ordine poco distanti».
Questa la lettura che Matteo Sabba dà di quanto accaduto ieri. «Una persona non si è voltata dall’altra parte; il presidio del territorio c’era e gli agenti del Commissariato sono intervenuti subito».
Insomma, «le cose hanno funzionato. La parte educativa, invece, avrà un percorso ovviamente molto più lento» (leggi qui).
Nel frattempo, l’assessore anticipa l’intenzione di proporre «alla mia maggioranza un inasprimento di tutte le sanzioni che riguardano imbrattamenti, risse, intemperanze varie con danneggiamenti. Oltre alla denuncia, il Comune può intervenire immediatamente con una sanzione, oggi modesta. Ma nel caso si tratti di ragazzi giovani, questi provvedimenti potrebbero essere molto utili, perché toccherebbero le tasche dei genitori che, a quel punto, magari inizieranno a farsi sentire con i propri figli».
L’appello ai ragazzi
Questa mattina Sabba è intervenuto al progetto di educazione civica “Il Comune spiegato ai ragazzi”. Gli alunni delle medie hanno sotto posto alla sua attenzione alcune mozioni dedicate alla sicurezza.
Per l’assessore è stata l’occasione per rivolgersi direttamente ai giovani: «Ho fatto appello ai ragazzi di non girarsi mai dall’altra parte di fronte a episodi violenti. Se succede a loro o a qualcuno vicino, trovino il modo migliore per denunciare immediatamente quello che succede, che sia urlare, dirlo a un adulto e così via. E poi li abbiamo invitati ad avere rispetto per le cose pubbliche, prendendo le distanze da violenza, imbrattamenti e danneggiamenti. Momenti come questo sono strumenti importanti per creare una coscienza civica nei ragazzi. È un progetto importante della presidente Rogora».
E le loro risposte
Da parte sua, Rogora sottolinea che «le risposte migliori arriva proprio dai ragazzi»: «Abbiamo parlato di quanto accaduto e loro hanno detto di essere assolutamente contrari a quello che era successo e che condannavano questi episodi perché non si deve mai arrivare alle mani. Può capitare di litigare col proprio compagno, di alzare un po’ i toni, ma senza spingersi oltre, hanno ribadito».
Gli alunni erano informati dei recenti episodi con protagonisti ragazzi giovanissimi come loro e anche di quanto accaduto a gennaio quando, sempre in pieno centro, una volante della Polizia venne accerchiata da una quarantina di persone.
«Hanno preso le distanze senza esitazioni – prosegue Rogora –. I ragazzi sono perlopiù responsabili, è sbagliato avere una cattiva considerazione di loro. Personalmente, più li incontro e più rimango colpita favorevolmente dalle loro parole e riflessioni».