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Territorio | 23 marzo 2025, 07:54

Claudio Perozzo memoria storica di Laveno Mombello: «"Campanile Sera", la visita di Carlo e Diana, la tragica frana di Cerro: così ho lavorato per il territorio»

Chiacchierata con il decano dei giornalisti lavenesi - in compagnia anche del presidente della Pro Loco Marella - che per 28 anni ha guidato il gruppo locale di Protezione Civile. Un grande testimone, dal 1962, degli eventi che hanno contraddistinto il Lavenese: «Nessun rimpianto, sono contento di aver dato il mio contributo»

Da sinistra il presidente della Pro Loco Laveno Marino Marella e Claudio Perozzo davanti all'imbarcadero

Da sinistra il presidente della Pro Loco Laveno Marino Marella e Claudio Perozzo davanti all'imbarcadero

Claudio Perozzo è la memoria storica di Laveno Mombello, un territorio che ama, che conosce come le sue tasche e che ha raccontato da cronista in ogni sua sfaccettatura. 

Nella sua lunghissima carriera ha collaborato con diversi quotidiani come La Prealpina, Il Giorno, La Stampa e anche La Notte. Perozzo è stato anche fondatore alla fine degli Anni Settanta di Radio Laveno, Radio Paesi Uniti e Televerbano. E’ stato inoltre capo zona per diversi anni di Rete 55 assieme allo storico e indimenticato cameramen Silvano Besozzi, scomparso prematuramente qualche anno fa. 

Non solo uomo di comunicazione, Perozzo è stato per 28 anni coordinatore della Protezione Civile lavenese e fondatore di AIB gruppo antincendio boschivo Laveno. Per diversi anni è stato anche membro del consiglio direttivo della locale Pro Loco.

Proprio nella bellissima sede dell'associazione situata nella zona dell’ imbarcadero, affacciata sul lago Maggiore, lo incontriamo insieme al neopresidente della Pro Loco Marino Marella l'indomani del Carnevale lavenese.

«Un grande successo - sottolinea Marella - una bellissima giornata, tanti carri, tanti bambini, che sono stati i veri protagonisti. E’ stata la rinascita del Carnevale lavenese che nella storia ha sempre rappresentato un appuntamento importante per la città e per il territorio».

Passiamo la parola adesso a Claudio Perozzo che per tanti anni ha raccontato con passione il territorio. Dove e come hai cominciato la tua carriera di cronista?

Nel lontano 1962, con il giornale L’Eco del Varesotto, poi essendo da sempre appassionato di giornalismo e di organizzazione di eventi di diverso genere mi sono piacevolmente lasciato coinvolgere e sono iniziate le collaborazioni con diverse importanti testate. 

Un ricordo dei tuoi inizi?

E’ difficile trovarne uno in particolare. Potrei citare tra i tanti il mio esordio a Laveno, quando ho collaborato ad illuminare il campanile per la trasmissione televisiva Rai che presentava Enzo Tortora “Campanile Sera”. Il nostro suggestivo golfo protagonista in televisione per ben sei settimane, un record per la trasmissione di quel periodo, eravamo nel 1961.

Nella tua lunga carriera hai raccolto un grande archivio storico di video e di foto storiche degli eventi che si sono succeduti negli anni: dove è e possibile rivederli?

Sul sito "Laveno Mombello e dintorni" ho iniziato a caricare materiale storico come ad esempio l’arrivo in paese della principessa Diana e del principe Carlo in occasione di una visita sul lago Maggiore con passaggio da Laveno. Era l'aprile del 1985 e fra qualche settimana saranno quarant’anni. 

Presidente Marella visto l’immenso archivio a disposizione perché non creare un evento storico culturale?

Sono d’accordo, sarebbe un'interessante iniziativa che ci riporterebbe a ricordare momenti indimenticabili che Laveno ha vissuto negli anni. Sottoporrò questa idea al consiglio direttivo della Pro Loco prossimamente; sono molto orgoglioso di avere ospite nella nostra sede l’amico Perozzo, con cui per tanti anni abbiamo collaborato in diverse iniziative.

Con Claudio Perozzo non possiamo non parlare di Protezione Civile.

Mi riporti indietro all'anno 1997, quando con l'allora sindaco Trezzi è stato fondato il gruppo del quale ho preso subito l’ incarico di coordinatore. Sono stati anni di duro lavoro e prima di tutto devo fare un doveroso ringraziamento a tutti i volontari che in questi anni hanno dato una grande mano con grande dedizione e spirito di sacrificio. Siamo intervenuti in diverse emergente, come incendi, frane, esondazioni, soccorso e ricerca persone. Siamo andati in Irpinia e a L'Aquila per i due grandi terremoti che hanno coinvolto la nostra nazione. Abbiamo presenziato al Giubileo e ai funerali del Papa nel 2005. Abbiamo vissuto situazioni festose come i numerosi ferragosti lavenesi. con le barche folcloristiche, abbiamo affrontato insieme momenti tristi come la tragedia della frana di Cerro del 2014 che ha causato la morte di due persone. Approfitto per ringraziare oltre alle volontarie e i volontari, anche le forze dell’ordine, le diverse amministrazioni che si sono succedute negli anni. Un saluto di grande affetto e un indelebile ricordo va ai volontari che ci hanno lasciato, che sono "andati avanti", come "Calimero" Maurizio Fusetti, Pamela Vecchio e recentemente Renzo Cartini.

Qualche rimpianto in questa lunga carriera sul territorio?

Assolutamente nessuno, sono contento di aver contribuito a realizzare tutto questo, anzi auguro al nuovo coordinatore Grazia Andriani e al gruppo di volontari un buon lavoro. Lo stesso augurio va al neopresidente della Pro Loco, al direttivo e al gruppo di amici che lavorano volontariamente per la realizzazione di eventi dimostrando coesione, unità e spirito di collaborazione. 

Claudio Ferretti

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