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Sport | 27 febbraio 2025, 19:50

My Life Camp Varese, fare cultura sulla gestione del diabete attraverso lo sport

Sbarca nella nostra città un'iniziativa unica in Italia: tre giorni di sport per giovani tra i 13 e i 17 anni affetti da diabete di tipo 1

My Life Camp Varese, fare cultura sulla gestione del diabete attraverso lo sport

Un giorno all’Acinque Ice Arena, per conoscere quanto sia bello pattinare nel palaghiaccio più bello del Nord Italia. E un giorno in riva al lago, dalla Canottieri Varese, per imparare l’amore per uno sport di fatica che però sa regalare grandi soddisfazioni e viene praticato in un ambiente naturale meraviglioso.

Non è finita: dulcis in fundo ecco anche una serata al De Filipp, per imparare divertendosi la giusta disciplina in cucina.

Tutto questo è  “Mylife Camp – Varese 2025”, un camp educazionale per ragazzi affetti da diabete di tipo 1 di età tra i 13 ed i 17 anni. L’evento, che inizierà domani e si concluderà domenica, è una novità assoluta nel panorama italiano e ospiterà ragazzi provenienti da tutta Italia. 

Una parte di loro era presente questa sera nel Salone Estense del Comune di Varese alla “prima” dell’iniziativa, che ha incassato il patrocinio del Comune di Varese (presenti per i saluti la vicesindaca Ivana Perusin, l’assessore Stefano Malerba, il consigliere comunale Stefano Angei, che figura tra i preponenti, ma anche il senatore Antonio Tomassini e, collegato da remoto, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana) ed è sponsorizzata dall’azienda varesina Ypsomed Italia S.r.l, che si occupa di Sistemi di iniezione per l’automedicazione. 

«Un momento, sicuramente, importante quello che si è svolto questa sera – ha dichiarato Gianluca Garziera, General Manager di Ypsomed Italia S.r.l. – rivolgo ancora una volta un ringraziamento speciale alle istituzioni che hanno presenziato, ai partner con i quali collaboreremo in questi tre giorni di camp, ed infine ai clinici ed ai ragazzi, vero cuore pulsante di questa importante iniziativa».

«L’iniziativa – ha proseguito Garziera – mette la città di Varese e la Regione Lombardia al centro dell’attenzione sul tema del diabete di tipo 1, soprattutto in età adolescenziale. Le attività proposte durante il camp si articoleranno in diverse esperienze, valorizzate grazie alle risorse e le eccellenze presenti nel territorio di Varese. In particolare, i ragazzi avranno l'opportunità di praticare pattinaggio sul ghiaccio presso l'Acinque Ice Arena e la Varese Ghiaccio, di avvicinarsi al canottaggio sotto la guida della Canottieri Varese e di divertirsi- imparando attraverso un'attività educativa sulla cucina e l’alimentazione, realizzata in collaborazione con l'Istituto alberghiero De Filippi. Sempre nell’ottica di collaborare con le eccellenze e le realtà del territorio, tengo a rivolgere un ringraziamento particolare a Tigros SPA, la quale ha voluto donare prodotti alimentari che serviranno ai ragazzi e alle ragazze durante le attività sportive».

«La sfida di questo Camp sarà principalmente quella di imparare a modulare al meglio l’infusione di insulina durante l’attività sportiva, spesso abbandonata in adolescenza per le difficoltà nella gestione della glicemia. I ragazzi che parteciperanno al Camp provengono da 15 Centri italiani di Diabetologia Pediatrica, appartenenti alla SIEDP, la Società Italiana di Diabetologia ed Endocrinologia Pediatrica» ha dichiarato Marco Marigliano, professore associato di pediatria presso l’Università di Verona, coordinatore del gruppo di studio sul diabete della SIEDP. 

Secondo il dott. Andrea Scaramuzza, responsabile della diabetologia pediatrica ASST Cremona - Ospedale Maggiore di Cremona, «Il compito dei team di diabetologia pediatrica, composto da medici, infermieri, dietisti e psicologi, è quello di aiutare le famiglie nella gestione del Diabete Tipo 1, in tutti i momenti e aspetti, sia per la parte medico-scientifica che per la parte psicologica ed emotiva. La moderna tecnologia, ad esempio l’utilizzo di microinfusori di ultima generazione con algoritmi per la regolazione automatica dell’infusione di insulina come myLife Loop, permette di semplificare la gestione di molti momenti della vita dei nostri ragazzi».

«Questa è un’iniziativa molto importante – ha concluso Garziera – dal punto di vista scientifico che del ritorno sul territorio, un ottimo esempio di collaborazione tra privati, associazioni ed istituzioni per disegnare e realizzare insieme un evento che Ypsomed Italia sostiene tramite un contributo non condizionante, utile per far progredire la ricerca e l’innovazione in un campo così delicato, soprattutto per i pazienti, quale quello delle malattie corniche».

Redazione

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