Varese - 21 febbraio 2025, 11:18

Si avvicina il polo culturale della ex Caserma Garibaldi: ecco come verrà gestito e da chi

Gli spazi culturali dello storico edificio riqualificato, che inizialmente vedranno impiegati 25 dipendenti, verranno gestiti dall'azienda speciale extra provinciale Csbno, che si occupa già di 25 biblioteche in Lombardia. Il sindaco Galimberti: «Scelta che crea sinergia e relazioni con le realtà del territorio». Caffetteria, altri spazi e Archivio del Moderno seguiranno strade diverse

Saranno gestiti dall'azienda speciale extra provinciale Csbno, che già si occupa di 25 biblioteche in Lombardia tra la provincia di Lodi e la cintura milanese, gli spazi culturali dell'ex Caserma Garibaldi riqualificata, che nel complesso ha una superficie di duemila metri per piano e novemila di superficie totale. 

«Tra i modelli gestionali che ci sono consentiti, abbiamo scelto quello dell'azienda speciale - le parole del sindaco Davide Galimberti - invece di una gestione diretta o del mercato tramite affidamenti pubblici. Il polo culturale della ex caserma sarà uno dei più importanti della Lombardia per dimensione e attività e questa scelta di un'azienda leader in regione ci consente di creare sinergia e relazione con le realtà culturali del territorio che hanno attivato iniziative similari. Passiamo così gradualmente dalla riqualificazione architettonica e ingegneristica alla condivisione di un modello di gestione interno».

Il primo cittadino è stato accompagnato questa mattina in sala matrimoni dall'assessore alla Cultura Enzo Laforgia e dalla presidente della commissione Cultura Manuela Lozza. «L'attivazione del polo culturale richiede circa 25 dipendenti, mentre oggi in biblioteca sono 7-8 che non verranno naturalmente messi da parte ma integrati - è stato spiegato - Questa scelta è felice anche perché vanno considerate le difficoltà dei comuni nell'assunzione di nuovo personale. L'azienda speciale gestirà i servizi pubblici nella parte culturale e sociale, permettendoci un accompagnamento e una condivisione tra i nostri uffici e i loro per completare l'intero progetto».

La caffetteria e gli altri spazi dell'ex Caserma saranno oggetto di un un bando di affidamento da parte dell'amministrazione, così come anche l'Archivio del Moderno è fuori dalla gestione di Csbno. L'iter prevede ora la «trasmissione di questa scelta ai componenti della commissione Cultura che martedì dovranno esaminare e valutare il tutto, quindi si esprimerà il consiglio comunale». 

L'assessore Laforgia ha tra l'altro ricordato due elementi: «L'acquisto della caserma fu completato dal consiglio comunale del 2007 e la sovrintendenza pose subito limiti all'abbattimento; da 25 anni è stato inoltre stabilito che avesse una vocazione culturale, cosa che non ci siamo certo inventati noi. È quindi iniziato un tentativo di conversione adeguata legata alla tradizione ed è venuta fuori questa idea di polo culturale con una vocazione sociale. Visto che avranno una casa comuna biblioteca dei ragazzi e biblioteca civica, spazi di studio, coprogettazione, coworking e non solo, tutto ciò richiedeva una gestione nuova e personale aggiuntivo che la struttura comunale in questo senso e in questo momento non può garantire. Abbiamo quindi guardato verso le aziende speciali che gestiscono un numero considerevole di biblioteche in Lombardia: non esternalizziamo il servizio perché l'azienda speciale non ha una vocazione economica ma, dall'interno di essa, dove convergono anche altre amministrazioni, diamo un indirizzo alla gestione».

A.C.