«Un luogo per ripartire per le giovani donne e i loro bambini»: questa è Casa Futura, la nuova struttura della cooperativa sociale Centro Gulliver inaugurata stamattina in via Albani a Varese. Trasformata e rinnovata, l'obiettivo dell'abitazione è poter soddisfare le esigenze delle ospiti e creare per loro un ambiente sicuro e confortevole.
«Al Gulliver non ci occupiamo solo dell'immediato, ma anche del futuro - ha dichiarato Emilio Curtò, presidente del Centro Gulliver di Varese - Casa Futura è un progetto che esprime tutta la sensibilità che anima il Gulliver ed è anche il nostro modus operandi: recepiamo i bisogni sul campo e diamo risposte. Con Casa Futura, quindi, abbiamo voluto dare un luogo per ripartire per le giovani donne e i loro figli».
«Casa Futura è il nostro luogo del cuore - spiega Maria Raffaela Valenti, direttrice del Centro Gulliver - in questi ultimi anni la richiesta di aiuto è aumentata, così abbiamo pensato che fosse necessario un piccolo luogo che permettesse alle mamme e ai suoi figli di costruire un futuro. È una piccola casa indipendente con giardino esterno, soggiorno, angolo cucina, due camere e due bagni. È rivolto a giovani mamme con meno di 30 anni con bambini piccoli in cura nelle nostre comunità, poi in futuro questo spazio potrà essere aperto anche ad altre realtà e richieste del territorio».
Il progetto è nato dalla constatazione che la maggioranza delle donne ospiti della comunità del Centro Gulliver è in considerevole aumento (il 24% del totale). Sono sempre di più le persone fragili che arrivano perché dipendenti da alcol e stupefacenti, spesso con storie drammatiche alle spalle. Madri che non lavorano, sole, in qualche caso vittime di violenza e che, seppur giovanissime, hanno già figli.
Il loro futuro e dei loro bambini passa anche dalla ricostruzione della relazione genitoriale: un processo guidato da educatori e psicologi, regolati dai servizi sociali e in tanti casi dal Tribunale dei minori, che danno mandato alle comunità di rendersi facilitatori di una relazione che, grazie a Casa Futura, ritrova una dimensione intima, spontanea e domestica.
Il restauro, invece, è stato reso possibile dal supporto finanziario della Fondazione Eurojersey, proprietaria dell'immobile di cui Gulliver è comodatario, ed è stato curato dall'architetto Laura Sangiorgi.