Le star olimpiche di Milano, capitanate da Paola Egonu, hanno conquistato ieri l'arena di viale Gabardi a Busto Arsizio, in occasione del match di campionato tra la Uyba e la squadra milanese (LEGGI QUI). Un’altra vittoria per la società di patron Giuseppe Pirola, che continua a dimostrare come, nel più bello dei palazzetti italiani, sia capace di sfruttare al massimo la passione del territorio per il volley.
La presenza di ben quattro campionesse olimpiche – Orro, Sylla, Danesi e, soprattutto, la superstar Egonu – ha contribuito a rendere la partita di campionato tra Busto e Milano un vero e proprio spettacolo nello spettacolo. Il pubblico, entusiasta, ha affollato i 4.500 posti disponibili sotto il cupolone di viale Gabardi, creando un’atmosfera che ha riportato alla mente i tempi magici del “triplete” 2012. Ogni angolo dell’arena di Busto è stato invaso da tifosi, che hanno voluto essere parte di questa bella festa di sport.
Ci permettiamo di suggerire, per il futuro, di numerare tutti i posti a sedere, soprattutto in occasione di partite di così grande rilevanza. Sebbene ciò possa comportare una riduzione della capienza, questo accorgimento garantirebbe maggiore ordine e sicurezza all’interno del palazzetto. Ma siamo certi che la sempre attenta società della Uyba - assieme al Comune di Busto proprietario dell'impianto - saprà come affrontare la questione, migliorando ulteriormente l’esperienza per il pubblico.
Mercoledì sera, l’appuntamento con il grande volley si ripete. Sempre in viale Gabardi, alle 20.30, le farfalle della Uyba scenderanno in campo contro le campionesse in carica di Conegliano, con una formazione stellare che vanta nomi come Gabi, Haak, Wolosz e altre tre medagliate olimpiche: De Gennaro, Fahr e Lubian. Un altro grande match, che promette di regalare emozioni e, senza dubbio, una nuova corsa agli autografi e selfie con le star.
Di seguito, nelle immagini a cura di Fotografia Galbiati, gli scatti che immortalano la festa vissuta all’interno del palazzetto di Busto Arsizio, un luogo che, senza dubbio, può meritarsi il titolo di “arena più bella d’Italia”.