C’è chi si è lasciato sfuggire un paragone che mette i brividi ma rende perfettamente l’idea di ciò che si è vissuto ieri a Masnago: «Nemmeno quando è tornato Dino Meneghin con Milano abbiamo visto una roba simile…».
Varese si inchina al suo Capitano. La serata della pesantissima, preoccupante e senza repliche (leggi QUI, QUI e QUI gli articoli sulla partita) debacle contro Brescia resta negli annali della Pallacanestro Varese per l’accoglienza dedicata a Giancarlo Ferrero: un insieme di emozioni a ciclo continuo, una partecipazione del pubblico senza pari, un affetto popolare che è sgorgato impetuoso, commosso, genuino.
Il clou della "cerimonia" a 10 minuti dalla palla a due, quando sul cubo dell’Itelyum Arena è partito un video che ha raccolto alcune delle immagini più belle della storia d’amore tra il mancino di Bra e la maglia biancorossa. Otto anni condensati in un minuto griffato dalla dolcezza del ricordo e della nostalgia.
Brividi. Ma niente di paragonabile all’applauso infinito partito subito dopo, quando Giancarlo ha raggiunto il centro del parquet per essere premiato con una foto ricordo dal presidente Toto Bulgheroni, anch’egli visibilmente felice e toccato dal riabbracciare uno dei suoi “figli” cestistici prediletti.
Per almeno due minuti, mentre Ferrero già si “lanciava” nel primo giro di campo della serata, i tifosi di Masnago - alcuni con le lacrime agli occhi - non hanno smesso un secondo di battere le mani, di urlare il suo nome, di mandare alle cronache un’ovazione che, quantomeno negli ultimi vent’anni, non conosce alcun paragone.
Non è finita qui. Ecco la partita, con l’entrata in campo del 3 di Brescia sia nel primo quarto che nell’ultimo, durante il quale ha segnato anche due triple sottolineate anch’esse dagli applausi della sua ex casa. E quindi il dopo partita, durante il quale il Capitano è rimasto nei dintorni del parquet per almeno 20 minuti, tra saluti, abbracci, giri di campo e intervista.
Dulcis in fundo, ecco la cena organizzata da Il Basket Siamo Noi, nello spazio di Varese Vive in via San Francesco. Qui, una cinquantina di soci del Trust, gli amici e i parenti di Giancarlo e alcuni rappresentanti della società si sono “gustati” il proprio Ferrero “privato”, in un’appendice che ha regalato altre emozioni: un nuovo video, l’asta delle sue canotte e tanti momenti di pura gioia. La gioia del ritrovarsi e dello scoprire che la strada fatta insieme resterà per sempre scolpita nella pietra.
Riviviamo quanto raccontato nelle splendide foto del nostro Fabio Averna, in una gallery tutta dedicata a Giancarlo Ferrero.