VIDEO. «Il Varese guarda in alto? Sì, ma per prima cosa si guarda dentro»

Che Floris sia un uomo di parola lo sapevamo ben prima di quello che ha detto ieri («Assenti o presenti, a Sanremo noi faremo il Varese»), poi puntualmente realizzato sul campo con una prova di sacrificio e massima umiltà che ha permesso di vincere la sesta partita delle ultime sette giocate, salire a quota 49 punti (14 partite vinte su 24), a -9 dal Bra fermato sul pari a Lavagna e a +2 sul Vado terzo, caduto in casa con la Cairese. Floris è una persona di cuore che sa ottenere il massimo da chi ha vicino e lo segue: non è un caso lo striscione della curva ("Sempre al tuo fianco") per il suo Varese che è davvero capace di essere il Varese nel modo di essere in campo e fuori, grazie a chi è assente, chi è titolare, chi subentra, chi soffre allo stadio e chi a casa.

«Dopo l'ultima giornata ci guarderemo negli occhi per dirci "Abbiamo dato tutto": è questo il nostro obiettivo» dice il tecnico dopo l'1-0 sulla Sanremese (leggi QUI).

«Guardiamo il Bra? No, guardiamo in alto ma ci guardiamo soprattutto dentro» conferma Matteo Barzotti, autore del gol che con questa frase mette il timbro su un gruppo a cui il fuoco, e il piacere di soffrire insieme, non manca mai.

Vincere a Sanremo, poi, per chi ama il Varese è sempre qualcosa di unico e speciale perché qui, nell'anima lasciata da ogni biancorosso su questi gradoni dove si sognò per l'ultima volta il ripescaggio in serie C, passano solo squadre che meritano di essere amate. Come questa. E chissà che quella corsa finale sotto la curva stavolta non finisca là dove i sogni diventano realtà.