Brescia, Trento e Milano. Scatta domani sera per la Openjobmetis un trittico di partite a dir poco complicate, almeno sulla carta.
Sotto con la prima: alla Itelyum Arena arriva la Germani Brescia, forte del secondo posto in classifica grazie alle dodici vittorie fin qui raccolte. Openjobmetis che invece, da parte sua, ha dovuto ricaricare le pile, fisiche e mentali, nella settimana seguita alla sconfitta di Pistoia, arrivata dopo un secondo tempo disastroso da parte dei biancorossi.
«Non penso che siamo tornati indietro di tre settimane - inizia coach Mandole nel classico incontro del venerdì - Quello del terzo quarto è un problema che conosciamo e a cui stiamo cercando la soluzione. La partita con Pistoia è stata condizionata da tutto quello è successo con il loro allenatore, con gli arbitri, il pubblico… ma noi non siamo stati forti a giocare in questa condizione, loro hanno solo messo più energia e segnato tiri difficili, e noi non abbiamo avuto l’esperienza per sapere giocare. Stiamo cercando il modo di cambiare le cose, ma non penso che siamo tornato indietro di tre settimane».
Se la débâcle sia stata più fisica o mentale il coach risponde: «Credo che le cose vadano insieme, se tu non metti energia mentale il corpo non si muove. Quando non fai le cose bene per quaranta minuti poi ti tornano in testa le paure».
Pensando agli avversari di domani, giocatori di valore che non mancano ai bresciani, anche se quello l’attenzione sarà attorno a chi per la prima volta giocherà a Masnago da avversario, ovvero quel Giancarlo Ferrero rimasto nel cuore di ogni varesino dopo gli otto anni passati sotto il Sacro Monte. Dieci minuti prima della palla a due (prevista alle 19), l’ex capitano della Openjobmetis sarà protagonista di un momento a lui dedicato (leggi QUI).
In casa varesina si guarda con interesse al rientro di Sykes: il giocatore si è allenato ieri e oggi, ma un suo impiego traspare tutt’altro che certo dalle parole del coach: «Si allenato solo giovedì e oggi. Decideremo domani ma sicuramente chi non gioca da quattro settimane non può stare bene. Vedremo con lo staff ciò che è meglio per la squadra e per lui per essere messo in una situazione di successo. Confido nel lavoro di squadra, ora non abbiamo bisogno di un salvatore. Quando rientrerà vedremo cosa fare: il contratto di Bradford scade a febbraio, quindi abbiamo tre partite per provare varie soluzioni».
All’andata, la gara inaugurale del campionato finì in un massacro: i 118 punti segnati dai bresciani rimangono tuttora il massimo dei punti subiti da Varese in questo campionato. A far la voce grossa fu Miro Bilan, che chiuse con 25 punti e 12 rimbalzi una partita in cui Akobundu-Ehiogu nulla poté contro di lui. Stavolta, con l’esperienza e il fisico di Tyus, la storia si spera possa essere diversa.
«Mi aspetto da loro lo stesso piano partita - afferma l’allenatore - Se tu hai Bilan giochi in post basso. Confido nel lavoro fatto con Kao, e Alex ha l’esperienza a livello più alto».
Il roster degli ospiti, che vantano il secondo miglior offensive rating del campionato, è lunghissimo: sei giocatori in doppia cifra di media, otto con almeno quattordici minuti giocati. La coppia Della Valle-Ivanovic combina per oltre trenta punti di media a partita, Bilan viaggia in doppia doppia e cinque giocatori tirano da tre con oltre il 35%, tra i quali Burnell, Rivers e Cournooh.
«Nella pallacanestro attuale se lasci che l’altra squadra va in contropiede e tira tre perdi. Dovremo essere bravi a cercare buoni tiri per non permettere loro di correre. Sarà lavoro nostro non lasciarli giocare in sovrannumero e non dare seconde opzioni».
«La chiave è al 100% l’energia che mettiamo nel fare le cose - conclude Mandole - Abbiamo dimostrato che possiamo essere avanti di sedici punti contro qualsiasi squadra. Senza energia, invece, possiamo stare indietro contro chiunque e non possiamo competere con nessuno».