Il giudice per le indagini preliminari Rosa Maria Fornelli ha disposto gli arresti domiciliari per Edoardo Borghini, il 63enne accusato di aver ucciso il figlio Nicolò, di 34 anni, al culmine di una lite familiare. La decisione arriva dopo il lungo interrogatorio avvenuto mercoledì nel carcere di Pallanza, durante il quale l’uomo ha ricostruito i drammatici eventi della serata.
Borghini, che sarà ospitato dal fratello nella casa di famiglia ad Arizzano, dovrà attenersi a rigide restrizioni: non potrà avere contatti con persone al di fuori del nucleo familiare presente nell’abitazione, fatta eccezione per il suo legale, l’avvocato Gabriele Pipicelli.
La procura, rappresentata dal pm Laura Carrera, aveva richiesto la detenzione in carcere per il rischio di alterazione delle prove o di reiterazione del reato. Tuttavia, il giudice ha accolto la richiesta della difesa, che aveva proposto i domiciliari, garantendo l'ospitalità del fratello Angelo nella sua abitazione.
Il 27 gennaio, presso il tribunale di Verbania, il pm Carrera conferirà ufficialmente l’incarico per l’autopsia sul corpo di Nicolò Borghini al medico legale Carola Vanoli. Trattandosi di un accertamento tecnico irripetibile, anche i consulenti della difesa e delle parti offese avranno la possibilità di partecipare all’esame autoptico.
La vicenda ha sconvolto la comunità di Ornavasso, dove Edoardo Borghini, pensionato dopo una vita come operaio specializzato, era noto per il suo passato lavorativo. Restano ora da chiarire i contorni della tragedia familiare che ha portato a questo epilogo drammatico.
Da Ossolanews.it