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Eventi | 21 gennaio 2025, 11:41

Al Teatro Duse di Besozzo "Il Valzer della Bugia"

Il monologo di Francesca Zoccarato liberamente tratto dal libro "La bugia che salvò il mondo" di Bortolotti andrà in scena domenica 26 gennaio alle 17.30 in occasione della Giornata della Memoria

Al Teatro Duse di Besozzo "Il Valzer della Bugia"

In occasione della Giornata della Memoria il Comune di Besozzo, per ricordare le vittime dell’olocausto, le leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei propone domenica 26 gennaio alle ore 17.30 al Teatro Duse di Besozzo "Il Valzer della bugia" - Spettacolo teatrale di e con Francesca Zoccarato, produzione di Teatro Bandito.

Il monologo è liberamente tratto dal libro per ragazzi "La bugia che salvò il mondo" (ed. Einaudi) di Nicoletta Bortolotti che sarà presente in sala e al termine della rappresentazione dialogherà con spettatori.

Questa storia inizia sull’isola Tiberina nel 1938 quando il mondo impazzì, furono promulgate le leggi razziali, e il primario dell’Ospedale Fatebenefratelli, Giovanni Borromeo, s’inventò una malattia inesistente, il Morbo di K, per salvare molti ebrei dalla deportazione, e con essi tutto il mondo. La Gatta de Roma, che vive sull’isola, ci porterà tra le vie del ghetto ebraico, le stanze dell’ospedale Fatebenefratelli, sul lungo Tevere, per raccontare l’amicizia di Cloe (figlia di un maestro elementare fascista) e Amos (figlio di un docente universitario ebreo), il cuore buono di Fernanda la caposala, la vergogna e il riscatto di un maestro, il terrore di un padre ebreo, il coraggio del primario…

Con la sua voce narrante felina, diretta, commovente, buffa, struggente, surreale, realissima, narra e commenta la follia degli umani, la guerra, e l’incredibile vicenda della “bugia” del dottore. Storie di donne e uomini coraggiosi loro malgrado che si sono trovati a scegliere da che parte stare, mentre la Storia continuava, indifferente, il suo corso.

Lo spettacolo è adatto ad un pubblico a partire dai 10 anni in su.

L’assessore alla Cultura e vicesindaca Silvia Sartorio commenta: «Un modo per raccontare episodi della Shoah attraverso storie che possono essere ancora d’esempio sia per gli adulti che per le nuove generazioni. Anche in momenti così bui ci sono state persone in diversi ambiti che hanno impegnato la loro vita per difendere e salvare vite umane»

L’ingresso gratuito è consigliata la prenotazione inviando una e-mail a  biblioteca@comune.besozzo.va.it o telefonando allo 0332/970623 negli orari di apertura della biblioteca.

C.S.

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