Territorio - 20 gennaio 2025, 07:58

Il grande ritorno della Giöbia a Fagnano: sarà dedicata alla pace

Dopo anni di assenza, riprende la tradizione di bruciare il fantoccio contro i mali dell’inverno. Dietro la manifestazione proposta dall’Amministrazione comunale c’è il lavoro corale di tante realtà: appuntamento il 26 gennaio, ecco perché

Torna la Giöbia a Fagnano Olona. Quest’anno anche il paese guidato dal sindaco Marco Baroffio (pochi giorni dopo la patronale, LEGGI QUI) avrà il suo rogo per esorcizzare le negatività dell’inverno e propiziare l’avvento della bella stagione, come vuole la tradizione.

L’appuntamento è per domenica 26 gennaio alle 17.30 in piazza della Repubblica, la piazza del mercato.  In caso di maltempo la manifestazione verrà posticipata all’ultimo giovedì del mese, il 30 gennaio.

A rilanciare il gran falò è stata l’Amministrazione comunale. Alla proposta hanno aderito numerose associazioni locali: la Protezione civile, la Pro Loco, CuoriKonnessi, l’ANF - associazione negozianti fagnanesi, i Calimali e il Moto club. Non senza dimenticare la collaborazione del Gruppo Alfano.

Ogni associazione darà il proprio contributo. C’è chi cucinerà il “risotu cunt’a lüganiga” e chi “polenta e bruscitt”, chi preparerà il vin brulè e chi il tè, chi distribuirà il pandoro, il panettone e le patatine fritte.

«Il tema della Giöbia sarà la pace – dichiara Daniela Caprioli, assessore con delega a polizia locale, commercio e sportello unico attività produttive – un tema scelto dalle associazioni e a cui l’amministrazione ha dato il benestare. Lo sponsor, il Gruppo Alfano, costruirà il fantoccio anche perché ha le competenze per presentare una relazione tecnica adeguata. Il lavoro che c’è dietro l’organizzazione dell’evento infatti è complicatissimo».

Erano sette anni che a Fagnano non si accendeva il falò scaccia inverno e ciò per una serie di elementi, tra cui prima il problema degli incendi boschivi e poi la privatizzazione del terreno su cui si accendeva il fuoco. «Da parte dell’Amministrazione – afferma la Caprioli – c’era la voglia di rimettere in piedi la manifestazione e le associazioni di Fagnano hanno risposto molto bene».

Oltre a ringraziare le diverse realtà che si stanno adoperando per l’evento, l’esponente dell’Amministrazione comunale evidenzia proprio l’importanza delle tradizioni. «Senza le tradizioni, senza il ricordo – dice – si perde tutto. Bisogna tramandarli alle nuove generazioni, anche perché almeno una generazione la Giöbia di Fagnano non l’ha mai vista».

Mariagiulia Porrello