Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del sindaco di Brenta Ginapietro Ballardin che si trova a commentare l'ennesimo episodio di abbandono di rifiuti sul territorio comunale, precisamente davanti all'autolavaggio:
Quando parlo con i ragazzi delle scuole dico loro che ognuno deve assumere atteggiamenti e comportamenti rispettosi. Che il rispetto deve essere praticato verso tutti ed è realizzabile dappertutto e in tutte le situazioni della vita. Ma con i fatti, che quotidianamente spesso vediamo, purtroppo assistiamo al declino del rispetto in particolare all’ambiente, alle cose pubbliche e purtroppo anche nei rapporti tra le persone.
La mancanza di rispetto e di civiltà emerge con una sempre più visibile e crescente maleducazione, un accresciuto senso di inciviltà, di menefreghismo e nella mancanza di educazione sociale. Assistiamo a dibattiti televisivi sempre più volgari e urlati, col pessimo esempio di coloro che hanno un ruolo nella società e un incarico nelle istituzioni. Sembra che la gente non riesca a convivere pacificamente secondo elementari regole di buon senso e la società risulta essere imbarbarita, alcune volte pare diventata un luogo in cui è necessario aggredire per non soccombere.
L’abbandono e lo smaltimento illegale dei rifiuti urbani rappresenta troppo spesso un comportamento assai diffuso e pur in presenza di regolamenti e di azioni che tendono a scoraggiare, anche attraverso pesanti sanzioni questo fenomeno, ci si rende conto che senza un senso civico diffuso che consideri la cura e la salvaguardia del territorio questa “battaglia” difficilmente si potrà vincere.
Un comportamento incivile, una mancanza di rispetto per la comunità che, ulteriore beffa, pagherà il conto della loro rimozione. Perché qualcuno, è evidente, Comune o Ente gestore del servizio, dovrà farsi carico di portarli via. Purtroppo queste azioni continuano a ripetersi sul nostro territorio e il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti diventa non solo un atto di grave danno all’ambiente ma di offesa verso quei cittadini corretti che collaborano al buon andamento della raccolta differenziata.
Tutto ciò è ancora più inspiegabile visto che i Comuni della Comunità Montana Valli del Verbano garantiscono alle famiglie il servizio di raccolta domiciliare di tutti i rifiuti mettendo a disposizione sistemi di conferimento attraverso: centri di raccolta, mini isole, eco isole quali servizi atti ad aiutare i cittadini e l’ambiente in cui viviamo.
Come possiamo spiegare ai nostri ragazzi che la condizione di convivenza, di cura e di rispetto sono elementi fondamentali della nostra vita quotidiana e che possono essere la speranza di un futuro migliore, quando come adulti e come collettività non ci occupiamo di questa prospettiva evitando di vedere e di denunciare chi: getta, abbandona, sporca, deturpa le strade e le cose pubbliche, nella considerazione che il problema non riguarda nessuno men che meno chi è abituato a gettare lo sporco o sotto il tappeto o fuori dall’uscio della propria casa.
“QUA NESSUNO VEDE NIENTE” e “LA COLPA È SEMPRE DELL’ALTRO” sembrano essere le contradizioni del nostro tempo in una condizione di ipocrisia che tende a dare ragione alla propria coscienza ricercando gli errori e le colpe nelle azioni dell’altro con la motivazione del “IO PAGO”, “IO PRETENDO” e da ultimo come in tante cose della vita, “E IO COSA CI POSSO FARE”, “CERTAMENTE NON È COLPA MIA”.
E intanto le strade statali, provinciali, comunali sono piene di rifiuti abbandonati, le deiezioni canine sono presenti nelle strade dei nostri paesi e questo non è un bel biglietto da visita per i turisti che dovremmo stimolare a passare le vacanze da noi, considerati i bellissimi luoghi che compongono il territorio. Molti abbandonano…. lasciano i rifiuti ai bordi delle strade…….non si curano dei propri animali…. MA… NESSUNO VEDE NULLA… NESSUNO SEGNALA.
Prevale una condizione di omertà generale come se il territorio fosse di nessuno tranne poi accusare gli amministratori di non fare niente. Ma questo vale anche nelle piccole azioni quotidiane, dove molti e forse troppi, non conferiscono correttamente i rifiuti nel sistema di raccolta differenziata, dove molti e sicuramente troppi evadono, usufruendo con più garanzie dei servizi di chi le tasse le paga. Poi ci nascondiamo o ci giustifichiamo dimenticando che continuiamo a dire ai nostri ragazzi che la condizione del rispetto significa cura, interesse, nella capacità di costruire – con la dovuta considerazione – “UNA SOCIETÀ CAPACE DI STARE DI FRONTE ALL’ALTRO E ALLE COSE”.