No, nemmeno l’Aosta può e deve essere considerato più un incubo in grado di spezzare il sogno giallonero di questa stagione: è e rimane un avversario come gli altri, forte eh, ma può vincere come perdere.
E stasera ha perso.
Al terzo scontro dell’anno sono i Mastini ad alzare finalmente le braccia contro i valligiani: all’Acinque Ice Arena finisce 5-3 una gara sempre condotta dai gialloneri, topolini impertinenti che fanno ammattire un gatto stavolta troppo sornione e pretenzioso. Svegliarsi solo dopo i gol dei padroni di casa non ha pagato per la formazione di Giovinazzo.
Il Varese vince due frazioni su tre: la prima con i gol di Borghi e Franchini, inframezzati dal momentaneo pareggio di Nardella; e la terza, quando prima Vanetti e poi ancora l’italo-canadese mettono a sicuro il risultato e rendono ininfluente la rete di Lenta; 1-1, invece, il secondo periodo, con Christian Buono e Mazzacane che si rispondono.
Il tabellino non spiega tutto. Non spiega che una vittoria sull’Aosta non è un passeggiata: in tanti momenti del match la forza degli ospiti ha messo sotto pressione la volontà dei Mastini, quasi intimoriti da un tabù che solo stasera è diventato vecchio; e non spiega neppure che, tuttavia, la partita è stata fatta prevalentemente dai padroni di casa, più incisivi, più aggressivi, più intraprendenti.
E maturi, in un finale in pieno controllo e da grande squadra.
Le imprese, si sa, portano frutti in classifica. E questa non fa eccezione. Il Feltre perde 4-2 a Caldaro e subisce il sorpasso degli uomini di Glavic: è terzo porto. E l’Aosta è lì, a un punto.
La cronaca
Si parte con uno slalom di Franchini che trova la risposta di Marinelli: è l’antipasto del gol che arriva al minuto 4.43, quando Marcello Borghi - dopo due azioni pericolose dell’Aosta - riparte in contropiede e, assistito da Ghiglione e Raskin, infila la porta ospite tra il giubilo dell’Acinque Ice Arena. Meglio non si potrebbe iniziare, anzi sì: i gialloneri potrebbero raddoppiare con le occasioni di Maekinen, in power play, di Schina e Ghiglione. Invece si rivede di tanto in tanto l’Aosta, sempre aggressiva, sempre pericolosa. Ohandzhanian salva più volte, e quando lo fa su Mocellin, si becca l’ovazione di via Albani. L’errore però è sempre dietro l’angolo e arriva al minuto 16.07: Schina perde il disco mentre i Mastini sono con l’uomo in più e la porta giallonera si spalcanca al tiro e al gol di Nardella. Sembra che il primo periodo debba chiudersi qui, ma non è così: a trovare la zampata è Franchini (minuto 18.26) su assist di Makinen e Kuronen. 2-1 Varese.
Si riparte con un’altra penalità per Luisetti: in superiorità numerica Marcello Borghi viene ipnotizzato da Marinelli che gli nega il 3-1. Gol sbagliato, gol subito: appena ritorna il 6 vs 6, gli ospiti pareggiano con Christian Buono, assistito da Nardella e dallo stesso Luisetti. La partita va a ondate: i gialloneri premono ma trovano o la difesa pronta o il guantone di Marinelli; l’Aosta gioca al gatto con il topo. La situazione si sblocca al 34.47: gol di Mazzacane, assist di Raimondi e Franchini. La reazione valligiana è veemente e lo diventa ancora di più quando Raimondi si fa beccare in fallo ed esce: gli ultimi due minuti sono pura apnea giallonera, ma la porta di Ohandzhanian tiene.
L’ultima frazione inizia con la penalità a Matonti: il Varese in 5 subisce la pressione dell’Aosta, ma tiene e, concluso il power play aostano, va vicino al quarto gol con Piroso. Quando sono invece gli ospiti a rimanere in inferiorità numerica (fuori Auvinen), Franchini prima si mangia la rete della sicurezza ma non così capitan Vanetti, che devia una bordata di Schina. E’ il minuto 49.02 ed è il 4-2. Con due gol di vantaggio viene fuori tutta la maturità dei Mastini, che addormentano il gioco salvo poi ripartire con puntate che mettono in crisi la difesa opposta, soprattutto nei momenti in cui i giocatori di movimento sono solo 4. Clamoroso il palo di Raskin, preludio al 5-2, stavolta sì, di Franchini a porta vuota. Finisce qui, anzi no: gol di Lenta, ma non conta più.
IL TABELLINO
HCMV VARESE – AOSTA 5-3 (2-1 – 1-1 – 2-1)
HCMV Varese: Ohandzhanyan (Filippo Matonti); Makinen, Raskin, Ghiglione, Kuronen, Marcello Borghi; Marco Matonti, Schina, Raimondi, Michael Mazzacane, Franchini; Bertin, Erik Mazzacane, Tilaro, Vanetti, Pietro Borghi; Crivellari, Piroso, Allevato, Fornasetti. Coach: Gaber Glavic
Aosta: Marinelli (Tura); Carmine Buono, Lysenko, Christian Buono, Berger, Mocellin; De Nardin, Auvinen, Nardella, Nimenko, De Toni; De Santi, Pfoestl, Mazzocchi, Timpone, Luisetti; Badoglio, Lenta, Minniti. Coach: Luca Giovinazzo
Arbitri: Jeremy Bassani, Luca Boverio (Giorgio Brenna, Riccardo Pignatti)
Penalità: 10′ Varese – 14′ Aosta
Reti: 4’43” (HCMV) Marcello Borghi (Raskin, Ghiglione); 16’07 (A) Nardella SH1 (Berger); 18’26” (HCMV) Franchini (Kuronen, Marco Matonti); 22’41” (A) Christian Buono (Nardella, Luisetti); 34’47” (HCMV) Michael Mazzacane (Raimondi, Franchini); 49’02” (HCMV) Vanetti PP1 (Schina, Franchini); 58’42” (HCMV) Franchini EN (Raimondi, Schina); 59’16” (A) Lenta (Nimenko, De Nardin). Spettatori: 915.
Master Round
Quarta giornata (giovedì 16): Varese-Aosta: 5-3, Alleghe-Appiano 4-2, Caldaro-Feltre 4-2.
Classifica
Caldaro 33 punti. Aosta 26. Varese 25. Feltre 23. Alleghe 15. Appiano 13.
Quinta giornata (sabato 18): Feltre-Alleghe (19.30), Caldaro-Varese (19.30), Aosta-Appiano (20).
Le gare di ritorno: Varese-Feltre (sabato 25, 18.30), Alleghe-Varese (sabato 1° febbraio, 20.30), Varese-Appiano (sabato 15 febbraio, 18.30), Aosta-Varese (giovedì 20 febbraio, 20), Varese-Caldaro (sabato 22 febbraio, 18.30).
Qualification Round (le prime due ai quarti playoff)
Quarta giornata (giovedì 16): Bressanone-Dobbiaco 1-3, Pergine-Como 4-2, Fassa-Fiemme 5-3. Riposo: Valpellice.
Classifica
Dobbiaco 19. Fiemme 18 punti. Pergine*, Fassa* 16. Valpellice 12. Bressanone e Como* 4. *una gara in meno
Quinta giornata (sabato 18): Como-Fassa (18), Pergine-Valpellice (18.45), Dobbiaco-Fiemme (20). Riposo: Bressanone.