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Busto Arsizio | 12 gennaio 2025, 16:41

Sicurezza a Busto, Loschiavo: «Basta demagogia, la politica si assuma le proprie responsabilità»

«Bisogna rafforzare gli organici», scrive sui social l’ex assessore, auspicando che alle parole segua concreta vicinanza alle forze di Polizia

Sicurezza a Busto, Loschiavo: «Basta demagogia, la politica si assuma le proprie responsabilità»

Quattro mesi fa piazza Vittorio Emanuele era stata teatro di una – ennesima – serata turbolenta. «Saremo inflessibili verso chi non rispetta le regole e contribuisce a creare allarme sociale», commentava l’allora assessore alla Sicurezza di Busto Salvatore Loschiavo dopo la chiusura del bar presente nella piazza disposta dal questore (leggi qui).
Venerdì sera, questa volta in piazza Garibaldi, un nuovo episodio, ancora più preoccupante, con quaranta persone che hanno circondato due poliziotti. Loschiavo non fa più parte dell’esecutivo cittadino, ma non rinuncia a far sentire la propria voce. Lo fa attraverso un post su Facebook, ricordando quanto fatto dall’amministrazione che lo ha visto protagonista (tra il potenziamento della videosorveglianza e la nuova centrale operativa) e spronando la politica ad andare oltre le parole che in queste ore non sono mancate.

Il post dell’ex assessore

Gli ultimi fatti di piazza Garibaldi confermano quanto scrivevo a settembre scorso, subito dopo i fatti per molti versi analoghi di piazza Vittorio Emanuele, cui aveva fatto seguito la chiusura del bar degli Angeli per 30 giorni.

Scrivevo: “Ho assistito lungamente e personalmente all’attività svolta congiuntamente dalle pattuglie della Polizia Locale e della Polizia di Stato e non posso che essere loro riconoscente e grato. Così come sento il dovere di ringraziare personalmente il signor Questore di Varese e i dirigenti del Commissariato di Busto Arsizio, che hanno risposto immediatamente alle preoccupazioni ed alle richieste dell’Amministrazione Comunale, ponendo in essere provvedimenti concreti e incisivi”.

Anche stavolta va a loro riconoscenza e gratitudine.

Quella sera, però, dopo essere stato accanto agli agenti operanti fino a quasi l’una di notte, mi resi conto che la lotta stava diventando impari, a cominciare dai numeri delle forze in campo.

In questi ultimi tre anni l’Amministrazione Comunale, nei limiti delle proprie competenze (l’ordine pubblico non è di competenza comunale ed anche la Polizia Locale svolge solo funzioni ausiliarie), ha dato un forte e deciso contributo sotto almeno due profili: la dotazione tecnologica e l’attività di informazione, formazione e sensibilizzazione. Sotto il primo profilo, in particolare, ha potenziato la videosorveglianza cittadina, portando il numero delle telecamere dalle 48 obsolete di inizio mandato a oltre 180 di ultima generazione a fine 2023; e ancora, a settembre 2024, ha deliberato la realizzazione, presso la Polizia Locale (i lavori sono in corso), di una centrale operativa innovativa, che include l’accesso diretto al sistema da parte della Questura di Varese, nonché l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in chiave predittiva, proprio per prevenire o, quanto meno, intervenire in tempo reale su teatri come quello di venerdì scorso.

Tutto ciò, però, non basta. A tutto ciò deve seguire altro: servono uomini!

Lo hanno detto in maniera molto chiara anche i sindacati di Polizia, intervenuti nelle scorse ore.

Questo compito è della Politica, che deve smetterla di esibirsi nel balletto delle dichiarazioni demagogiche ed assumersi la responsabilità che le compete.

Accanto agli slogan dei soliti demagoghi, ho letto anche dichiarazioni molto equilibrate e mi auguro che stavolta, per davvero, la Politica mostri vicinanza concreta alle Forze dell’Ordine, rafforzando gli organici e le dotazioni strumentali. Soprattutto, rafforzando gli organici.

Solo così anche a Busto Arsizio potrà realizzarsi l’auspicio che, sempre nella stessa occasione, lanciavo: “Questa azione congiunta serve a portare serenità nella zona, ma ancora prima a mandare il segnale inequivocabile che le piazze sono della città e dei cittadini. Vale per Piazza Vittorio Emanuele, ma vale anche per tutti gli altri luoghi di aggregazione della Città”.

Si tratta davvero di riconquistare la Città, le Città!

Redazione

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