Malpensa - 10 gennaio 2025, 20:06

Malpensa: il primo sciopero del 2025 apre un mese caldo. Ma disagi contenuti

Ritardi e cancellazioni nello scalo della brughiera a causa della protesta dei lavoratori di Sea e Airport Handling: terminal affollati ma poche code

Il primo sciopero nazionale del 2025 ha coinvolto vari settori, con disagi limitati registrati soprattutto nel trasporto aereo, in particolare presso l’aeroporto di Malpensa. L'agitazione, proclamata da diverse sigle sindacali, tra cui Cub Trasporti, ha interessato i lavoratori di Sea e Airport Handling per tutta la giornata, causando alcune ripercussioni su voli e passeggeri.

La giornata a Malpensa: cancellazioni e ritardi

L'operatività dell'aeroporto del nostro territorio è stata solo parzialmente compromessa, con limitazioni soprattutto per le compagnie aeree low cost che operano su voli di breve percorrenza, nazionali e continentali. Su un totale di 125 voli programmati durante le fasce di sciopero, 24 sono stati cancellati e alcuni altri hanno registrato ritardi, creando disagio tra i passeggeri.

Tuttavia, le fasce di garanzia – dalle 7 alle 10 del mattino e dalle 18 alle 21 – hanno permesso a molti voli di partire regolarmente, anche se per molti viaggiatori la giornata è stata caratterizzata da lunghe attese e incertezze. I terminal sono risultati affollati, ma con poche code ai banchi di informazioni, segno che lo sciopero è stato gestito in modo abbastanza ordinato.

Le ragioni dello sciopero

La protesta dei lavoratori di Sea e Airport Handling nasce da problematiche contrattuali e organizzative non risolte da tempo. Al centro delle richieste il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da due anni, e un adeguamento salariale per contrastare l’aumento del costo della vita. Secondo i sindacati, un lavoratore di quinto livello di Sea, che ha ricevuto l’ultimo aumento contrattuale nel luglio 2022, ha visto ridursi il suo potere d’acquisto di oltre 120 euro al mese.

Le problematiche includono anche la carenza di personale, la gestione dei turni nei reparti operativi e il mancato rimborso delle spese per il lavaggio dei dispositivi di protezione individuale. I lavoratori di Airport Handling chiedono miglioramenti simili nelle condizioni retributive e normative, inclusi l’adeguamento delle maggiorazioni salariali e una maggiore regolamentazione del lavoro a termine e interinale.

Malpensa è un punto nevralgico per il trasporto aereo italiano e ogni interruzione delle attività ha effetti a catena. Le cancellazioni e i ritardi non solo hanno colpito i passeggeri diretti, ma anche quelli in transito per coincidenze internazionali. Diverse compagnie hanno cercato di riorganizzare i propri piani operativi, ma alcuni viaggiatori sono rimasti bloccati o hanno dovuto modificare i loro itinerari.

L’agitazione di oggi non è un episodio isolato. Se le richieste sindacali non dovessero essere soddisfatte nelle prossime settimane, è possibile che seguano ulteriori scioperi, complicando ulteriormente una situazione già difficile per il settore dei trasporti, essenziale per la mobilità e l’economia del Paese.  

Alice Mometti