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Busto Arsizio | 09 gennaio 2025, 08:00

Magici ricordi per i bimbi e un modello di lavoro per Busto: «Ci porteremo dentro quel boato all'accensione dell'Albero di Natale: ci ha fatto sentire tutti più uniti»

Sarah Leoni, presidente del Comitato commercianti centro cittadino, fa un bilancio che conduce anche al futuro: «Siamo soddisfatti, tantissime presenze anche da Piemonte e Canton Ticino. Faremo ancora squadra per commercio e famiglie»

Magici ricordi per i bimbi e un modello di lavoro per Busto: «Ci porteremo dentro quel boato all'accensione dell'Albero di Natale: ci ha fatto sentire tutti più uniti»

Il Natale a Busto Arsizio se n'è andato lasciando una luce con diverse sfumature: la capacità di fare squadra, la bellezza di (ri)scoprirsi, la voglia di guardare oltre le difficoltà che uniscono il mondo del commercio e le famiglie lavorando appunto insieme. Sono stati tanti gli attori di "BA è Natale", dal Comune ai commercianti, dalle associazioni agli sponsor, ma il regista è quello spirito che ha unito tutti.

«La chiusura dell'evento ci lascia un velo di malinconia - osserva Sarah Leoni, presidente del Comitato commercianti centro cittadino - ma ci lascia anche molto soddisfatti e felici di questo lavoro. La più grande soddisfazione è di aver creato bellissimi ricordi nei cuori di tanti bambini e tante famiglie. Ci auguriamo di fare altrettanto e meglio anche l’anno prossimo, sempre in collaborazione con l'amministrazione comunale, il Distretto, i partner che hanno sostenuto le iniziative. Grazie alla cittadinanza che ha risposto benissimo alle nostre iniziative. Sempre con molta gioia ma anche con quella compostezza tipica dei bustocchi». 

Per i negozianti la strada non è stata in discesa, né si aspettavano il contrario: «Il commercio ha tenuto duro e vissuto momenti di enorme resilienza -commenta Sarah Leoni - Sicuramente non è stato un Natale degli anni prepandemia, sarebbe stato impensabile arrivare a quei livelli purtroppo. La capacità di spesa delle famiglie  si è sempre più assottigliata e si è tutti sulla stessa barca. Anche i commercianti hanno famiglia...».

Tuttavia, non ci si è arresi e questo è l'atteggiamento che continuerà ad affermarsi, con il medesimo modello di lavoro: «Cercheremo ancora con l'amministrazione e i partner di fare gioco di squadra e trovare soluzioni che possano favorire il commercio e le famiglie. Già nelle prossime settimane ci riuniremo ai tavoli di lavoro per capire quali sono gli interventi da mettere in atto, a brevissimo termine e anche a medio e lungo termine».

La zona pedonale riqualificata e ampliata ha attirato l'attenzione positiva dei bustocchi? «Sì quanto è stato fatto nel Cavallotti Garden, è stato estremamente apprezzato». I parcheggi sono il tasto sempre delicato, ma anche qui si sta ragionando insieme.

Nelle misure per vivere e movimentare la città, entrano di certo anche gli eventi delle prossime feste, a partire da quella più vicina, fra tre settimane: la Giöbia.  «Le feste creano e creeranno occasioni di incontro - conferma Sarah Leoni - Stiamo pianificando con l'assessore Sabba ed altri assessori un calendario di eventi da concertare». 

Ma per guardare un'altra volta indietro, qual è stato il momento che ha più emozionato Sarah Leoni? «L'accensione dell'Albero di Natale - risponde - Quel boato.. riassume perfettamente tanta attesa e tanta voglia di partecipazione, un'esplosione corale molto bella. Si è riscoperto un senso di identità della città che si stava  sgretolando con la pandemia».  La Giöbia è un altro elemento cardine in questo processo.

Sui numeri definitivi dei passaggi a Busto, ci sono ancora i conteggi in corso, il sindaco Emanuele Antonelli aveva puntato sul mezzo milione. Una scommessa che aspetta il verdetto dei numeri, intanto ha impressionato «l'affluenza soprattutto in determinati weekend... fiumane di persone. C'erano bustocchi e non solo, tantissime presenze dalla provincia di Varese e anche fuori. Dal Piemonte, dal Canton Ticino». Persone che hanno magari scoperto per la prima volta Busto, grazie a questa veste. E a proposito, «anche noi bustocchi dovremmo riscoprirci un pochino o essere meno critici». Ci sono tante cose da fare e sistemare, ma la città si è fatta ammirare proprio perché tanti si sono rimboccati le maniche insieme.

Ma. Lu.

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