«Il nuovo anno parte col botto, grazie all’adesione di un consigliere regionale importante come Giuseppe Licata». Così il segretario lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte ha dato il benvenuto all’ex sindaco di Lozza. L’ingresso di Licata nel partito è stato ufficializzato questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli a cui hanno preso parte assessori e consiglieri forzisti, insieme a esponenti nazionali e del territorio degli azzurri.
In collegamento anche il leader Antonio Tajani: «L’ingresso di Giuseppe rafforza la maggioranza in Regione – ha detto –. Il nostro obiettivo è essere al centro dello scenario politico. Anche gli elettori di centrosinistra devono poter guardare a noi».
«Nessun opportunismo, penso al lavoro in Regione»
Licata aveva anticipato ieri attraverso una nota le ragioni di questa scelta che, dopo il naufragio del progetto del Terzo polo, lo hanno indotto a lasciare Italia Viva (partito di cui è stato segretario provinciale varesino) e ad aderire a Forza Italia (leggi qui).
Una scelta di «concretezza e coerenza valoriale», ha ribadito questa mattina. Rivelando che in queste settimane di riflessione, «qualcuno mi ha suggerito un maggiore attendismo, anche opportunistico, guardano alle prossime elezioni. Ma io guardo a questi tre anni, al lavoro che posso fare in Regione e al contributo che posso portare».
Con l’adesione a FI, Licata passa dall’opposizione – sempre interpretata in maniera costruttiva più che barricadiera – alla maggioranza. Senza nascondere che su alcuni temi, sanità e trasporti in primis, «si deve fare ancora molto».
Tajani e Sorte: «Forza Italia in crescita, riferimento per tanti»
Il segretario nazionale forzista, il vicepremier Tajani, ha evidenziato che l’ingresso in Forza Italia di Licata «rafforza la maggioranza di Regione Lombardia». L’obiettivo del partito è «creare una grande realtà determinante per rafforzare il centrodestra nello scenario politico. Abbiamo bisogno del contributo di persone come Giuseppe, un punto riferimento in provincia di Varese. Il suo contributo sarà determinante in Lombardia ma più in generale nel contesto complessivo. La sinistra non ha più un centro, è solo sinistra. In tanti possono guardare a FI».
Per il segretario regionale azzurro, il deputato Sorte, questa new entry rappresenta «l’ennesimo segnale di un partito attrattivo, in crescita. Il tesseramento del 2024 ha visto oltre 20mila iscritti in Lombardia. E molti amministratori hanno aderito a FI nell’ultimo anno e mezzo. Da oggi anche la provincia di Varese ha un presidio così importante».
Sorte ha evidenziato che il partito è stato determinante per l’approvazione in giunta di alcune norme. E a chi gli chiede se andrà a bussare alla porta del presidente Fontana, ricorda che quando era nella giunta regionale, un altro governatore varesino come Maroni negò che ci sarebbe stato un rimpasto, salvo poi cambiare «mezza giunta» poco dopo. «Ma i rimpasti non si chiedono per conferenze stampa – ha precisato –. Siamo soddisfatti della nostra squadra, noi non poniamo un tema, sono i fatti che ci pongono davanti a numeri in continua crescita. Vediamo se ci saranno ulteriori adesioni».
Il benvenuto del partito
A dare il benvenuto a Licata anche gli eurodeputati Massimiliano Salini e Letizia Moratti (in collegamento). Quest’ultima ne ha elogiato le competenze, ricordando alcune sue proposte approvate in assise, come la richiesta di risorse aggiuntive per il bando nuove imprese e per la connettività satellitare nelle aree con scarsa connessione Internet».
Parole condivise dal capogruppo Fabrizio Figini e dagli assessori Gianluca Comazzi e Simona Tironi. La quale ha citato il progetto del patentino digitale: «Siamo pronti a scrivere insieme una nuova legge grazie al contributo di Giuseppe».
Per il vicesegretario nazionale Stefano Benigni, «Forza Italia può tornare a essere la locomotiva del centrodestra e, perché no?, tornare a guidare la Regione con un proprio esponente».
Presenti al Pirellone anche il segretario provinciale di Varese Simone Longhini con il vicepresidente della Provincia Giacomo Iametti e il capogruppo a Villa Recalcati Matteo Marchesi. «Il dialogo con Giuseppe va avanti da diversi mesi – ha sottolineato Longhini –. Questo passaggio non è un fulmine a ciel sereno, ma si inserisce in un percorso di radicamento e crescita del partito in provincia di Varese, dove siamo passati da uno a 10 sindaci, con tre consiglieri provinciali».