Negli ultimi anni, numerose sentenze dei tribunali del lavoro di tutto il territorio nazionale hanno riconosciuto che anche i docenti precari hanno diritto ad ottenere la Carta del Docente. Negare loro il bonus di 500 € è stato considerato discriminatorio, in quanto viola il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione e dalle normative europee vigenti. Tale giurisprudenza, oramai consolidatasi, ha aperto la strada a migliaia di ricorsi volti a ottenere il rimborso degli importi non percepiti negli ultimi 5 anni scolastici.
Perché presentare il ricorso?
Il ricorso consente ai docenti esclusi (precari) di ottenere la carta del docente non solo per l’anno in corso, ma anche per gli anni pregressi, sempre, come già precisato, nel limite prescrizionale di 5 anni.
Trattasi di un diritto fondamentale volta a valorizzare la formazione professionale e garantire pari opportunità a tutti gli insegnanti, indipendentemente dal loro status contrattuale.
Come farsi assistere?
Per avviare il ricorso è fondamentale rivolgersi a professionisti esperti nel diritto scolastico. Lo studio legale di Giustizia Scuola, rappresentato dagli avv.ti Salvatore e Andrea Giannattasio, offre, da sempre, assistenza qualificata per aiutare tutti i docenti, precari e non, a far valere i propri diritti.
Pertanto, se sei un docente precario e hai intenzione di ricorrere per ottenere il bonus di 500,00 € per ogni incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche che hai svolto, contatta lo studio legale di Giustizia Scuola al seguente link: https://giustiziascuola.com/ricorso-carta-del-docente-e-500/
In un momento storico in cui la valorizzazione degli insegnanti è più importante che mai, il ricorso per la Carta del Docente non è solo una questione economica, ma un passo in avanti verso il riconoscimento della dignità e dell’impegno di tutti i docenti italiani.