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Territorio | 30 dicembre 2024, 17:20

L'addio di Orino al suo "Mastro Geppetto": si è spento Giovanni Bonaria

I funerali dell'artigiano artista del paese, classe 1933, sono in programma nella mattinata di domani 31 dicembre. Stimato e benvoluto da tanti, le sue opere, sacre e non, hanno abbellito Orino e molti altri paesi, fino in Brasile

Giovanni Bonaria in una foto tratta da Luinonotizie.it

Giovanni Bonaria in una foto tratta da Luinonotizie.it

Giovanni Bonaria, noto come “Il Mastro Geppetto di Orino” grazie alla definizione affettuosa di Giorgio Roncari contenuta in una sua intervista riportata su Menta e rosmarino, è una figura che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Orino e oltre. La stessa comunità che ora ne piange la scomparsa.

Nato nel 1933, la sua storia inizia proprio nel piccolo paese della Valcuvia, da cui si allontanò poco dopo insieme ai genitori emigrati a Metz, in Francia, in cerca di lavoro. Nel 1940, tuttavia, la famiglia fece ritorno a Orino, segnando l’inizio di un legame indissolubile tra Giovanni e il suo paese natale, di cui però non aveva la cittadinanza, che gli venne conferita, onoraria, molti anni dopo dall’allora sindaco Cesare Moia.

La passione di Giovanni Bonaria per la lavorazione del legno fu il risultato di una tradizione familiare ben radicata: suo padre, suo zio e suo nonno erano falegnami e, crescendo, Giovanni si immerse via via nel mestiere imparando poi l’arte dell’intaglio sotto la guida di Luciano Ferriani a Caldana.

Il suo primo lavoro di rilievo – raccontava nell’intervista di Giorgio Roncari – fu l’incisione delle greche dei confessionali della chiesa di Cuvio, commissionato da Bernardo Cappia. Da quel momento, Bonaria continuò a produrre opere straordinarie, spaziando dai soggetti sacri a quelli profani, con un tratto distintivo: la sua generosità. Tutte le sue opere sono state realizzate gratuitamente.

Le sue creazioni sono sparse in tutta la Valcuvia e non solo: possono essere ammirate a Livigno e persino in Brasile. A Orino, invece, il suo talento ha dato vita a capolavori come il Palio di Sant’Antoni, un altare della chiesa della Beata Vergine, una scultura presso il Circolo, lo stemma del Comune e le insegne delle cantine del museo – tutte opere realizzate in pino cembro. Tra i suoi lavori figurano anche bozzetti di pipe vendute in tutto il mondo.

La scomparsa di Giovanni Bonaria ha colpito profondamente l’intera comunità di Orino, che si stringe con affetto attorno ai suoi familiari. Anche l’amministrazione comunale, riconoscente per il contributo inestimabile di questo cittadino onorario, ne ricorda la figura «con riconoscenza».

I funerali si terranno domani, martedì 31 dicembrealle ore 10.00 nella chiesa di San Lorenzo

Da Luinonotizie.it

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