Paolino Ghioldi se n'è andato in punta di piedi nelle ore di Natale: la sua serenità, quel tratto che colpiva e avvolgeva tutti coloro che lo incontravano, l'ha accompagnato fino all'ultimo.
È un giorno di lutto per Solbiate, che perde un uomo buono, papà del sindaco Lucio, dedito al lavoro e alla famiglia, innamorato del calcio a partire dalla sua Pro Patria. Ma è anche il giorno dell'affetto più che mai, dello stringersi insieme come comunità. I funerali sabato 28 alle 14.30.
Paolo Ghioldi aveva 93 anni. Negli anni Cinquanta, era sceso in campo con la Pro Patria: il Campionato allievi che tanto fece brillare quei ragazzi, fermati in quello nazionale soltanto in semifinale dall'Atalanta. E poi, guidati da Alfredo Monza, quella vittoria al torneo di Lugano. Tappe che Paolino raccontava illuminandosi: conservava tutto e narrava con l'orgoglio di chi sa di aver fatto parte di una squadra, di una storia importante costruita sui sacrifici e sui valori(LEGGI QUI).
Un infortunio fermò la sua carriera tigrotta, ma Paolo continuò a prodigarsi per il calcio e si distinse anche come allenatore dell'Uc Solbiatese. Prese anche il premio sportivo Sguabass d'or.
Lo ricordiamo anche quel giorno mitico in cui ci fu il docufilm sul Cotonificio di Solbiate, accanto alla sua Carla (LEGGI QUI). A lei, al sindaco, alla famiglia tutta le condoglianze della redazione.