Basket - 24 dicembre 2024, 09:54

VIDEO Assui: «Non ci aspettavamo una sconfitta del genere. Rimanere a Varese la scelta giusta, sono soddisfatto di come sto rendendo»

L’ala classe 2006 della Openjobmetis è stata ospite ieri sera a L’Ultima Contesa, il giorno dopo la sconfitta dei biancorossi sul parquet di Reggio Emilia; «Una sorpresa negativa, avevamo l’entusiasmo della vittoria con Milano. Quando entro in campo sono molto concentrato sul non fare errori, sono maturato anche a livello mentale. Luis in palestra è professionale al 100%, fuori dal campo è una persona intelligentissima e bravissima. Sabato ci servono sicuramente i 2 punti»

Elisèe Assui, ospite ieri sera a L'Ultima Contesa

Dopo la grande serata vissuta nel derby contro l’Olimpia Milano, la Openjobmetis è tornata alla sconfitta al PalaBigi contro la Unahotels Reggio Emilia. Di questo e di molto altro si è parlato nell’undicesima puntata de L’Ultima Contesa, il talk-show sulla pallacanestro di VareseNoi.

Ospite in studio è stato Elisèe Assui, giovanissima ala della Openjobmetis che sta trovando spazio nelle rotazioni di coach Herman Mandole: con lui si è parlato della situazione attuale della squadra, della sua crescita personale e di molto altro. Altro ospite in studio Alessandro Burin, giornalista di VareseSport.

Di seguito alcune delle dichiarazioni di Assui:

Sul match di Reggio Emilia: «Una sorpresa in maniera negativa perché, dopo una buona settimana, non ci aspettavamo una sconfitta del genere. Avevamo cavalcato l’entusiasmo della vittoria con Milano, e sicuramente non ci aspettavamo una partita del genere».

«Il fatto che non giochiamo in casa e non abbiamo la stessa energia fa molto a noi come gruppo. Dobbiamo cercare di gasarci e darci la spinta tra di noi. Ovvio che in casa abbiamo un’altra spinta, mentre fuori casa è totalmente un’altra cosa: entri in campo e senti i fischi, non è il tuo ambiente, sei in una palestra che hai visto solo la mattina. Giocare al palazzetto per noi fa invece un certo effetto».

Sulla sua crescita personale: «Sono contento per ora di quello che sto facendo, ho ancora tantissima strada da fare, ma sono abbastanza soddisfatto di come sto rendendo in campo. Sto mettendo in atto tutti i consigli di allenatori e compagni. È la prima volta che vedo il basket professionistico in prima persona e cambia molto, l’impatto fisico è molto diverso e appena entri in campo devi essere pronto».

Sull’aver deciso di rimanere a Varese: «Sono felice della scelta che ho fatto, penso che sia stata la scelta giusta. Le persone che hanno avuto più peso sulla mia decisione sono stati coach Mandole e Luis, che mi sono stati vicino per parlare: avevano un progetto con me e sarebbe stata una cosa graduale. Mi piace questa cosa di lavorare giorno dopo giorno, senza aver fretta».

Su coach Mandole e il lavoro individuale svolto negli ultimi anni: «Due anni fa, quando abbiamo iniziato, era dura: venivo dalla Robur e non avevo mai fatto un lavoro individuale di quel tipo, all’inizio era veramente tosto. Da capo allenatore è diverso, gestisce una squadra di professionisti ed è una cosa diversa. Due anni mi ricordo che facevamo 45 minuti di individuale su conclusioni al ferro, palleggio, tiro, e poi 45 minuti in palestra con il preparatore del settore giovanile».

Sul suo modo di entrare in campo: «Sono molto concentrato sul non fare errori, penso a entrare e fare il mio senza essere emozionato. L’anno scorso, quando giocavo fuori casa, ero più tranquillo rispetto a quando giocavo in casa, dove sentivo un po’ di pressione. Quest’anno è molto più semplice, sono maturato anche a livello mentale. Una persona che mi ha sempre aiutato a livello mentale è stata Librizzi, che, quando entravo, mi diceva di andare senza paura e pensare a giocare».

Sul doppio impegno Serie A e Serie B: «Il modo di giocare è uguale dalla prima squadra al settore giovanile e le cose che mi chiedono in Serie B sono di più. Sicuramente ho molto esempi dalla Serie A: come loro fanno con me che mi insegnano a stare in campo a livello superiore, provo a fare la stessa cosa».

Sul suo rapporto con Scola: «Mi aiuta molto, quando non mi esprimevo al meglio è venuto a parlarmi e mi ha aiutato molto… Non ti arrivano tutti i giorni consigli da un personaggio come Luis. In palestra, quando ti alleni con lui, in campo è professionale al 100%, è lì per lavorare e dice le cose senza problemi. Fuori dal campo è una persona intelligentissima e bravissima».

I compagni di squadra con cui ha legato di più: «Oltre a Librizzi e Virginio, il rapporto più stretto quest’anno è quello con Alviti e Fall. Anche con gli americani mi sto trovando bene, soprattutto con Justin Gray, che viene a vedere spesso le partite dalla serie B, così come Kao. L’anno scorso ero legato a Tomas Woldetensae».

Sulla partita contro Napoli di sabato: «Sarà molto importante. Partiamo subito da domani per una buona settimana di allenamenti, rimanendo concentrati sulle nostre cose e guardando come giocano loro. Ci servono sicuramente i 2 punti sabato».

Qui sotto il video della puntata integrale.

Lorenzo D'Angelo


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