Per la prima volta in Italia, nelle sale operatorie dell'Ospedale di Circolo di Varese, è stato eseguito su un paziente adulto un intervento di chirurgia plastica mediante una tecnica che consente, partendo da piccole porzioni di cute del paziente, di rigenerare l'epidermide su un'area molto ampia del corpo.
L'intervento è stato eseguito dal professor Luigi Valdatta, direttore della Chirurgia plastica, e dal dottor Federico Tamborini, dell'équipe di Valdatta, con la partecipazione dei medici strutturati Danilo di Giovanna e Martina Corno, e degli specializzandi Beatrice Corsini, Sara Matarazzo, Lorenzo Fresta, Bogdan Sumaruk, Eduardo Paolo Marra, Simone Dusi, dell’anestesista Rosalba Stevenazzi, dell'équipe diretta dal dottor Alessandro Bacuzzi, e il personale del comparto della sala operatoria.
Il paziente è un uomo di 58 anni che, qualche settimana fa, è rimasto vittima di un incidente stradale in moto, in cui ha riportato un'ampia lacerazione alla gamba sinistra.
In urgenza, è stato sottoposto all'intervento di esplorazione della ferita, con lavaggio e rimozione dei tessuti necrotici, durante il quale è stata riscontrata un’ampia perdita di sostanza cutanea intorno alla gamba, da metà coscia fino al dorso del piede.
«Si è quindi pianificato un percorso da declinare in tre tempi - spiega Tamborini - Innanzitutto, subito dopo l'incidente, è stata applicata una medicazione a pressione negativa. Quindi, a distanza di due settimane, si è proceduto con l'applicazione di un sostituto dermico o derma artificiale, in corrispondenza della perdita di sostanza, tecnica già in uso nel nostro ospedale da 20 anni. Infine, lo scorso 20 dicembre, è stato eseguito un secondo intervento ricostruttivo mediante innesti cutanei prelevati dalle cosce, partendo dai quali, si è potuta applicare la nuova tecnica di ricostituzione cellulare, per creare una soluzione di cheratinociti, cellule che ripristinano il mantello epidermico».
«Questa nuova tecnica, applicata per la prima volta in Italia in un paziente adulto in esiti di trauma, permette un notevole risparmio dei tessuti del paziente ed un celere recupero nella fase di riepitelizzazione post-operatoria - conclude Valdatta - offrendo un efficace strumento in più per la gestione dei traumi da parte del nostro Trauma Center».