Cambia tutto al Sacro Monte per la funicolare: da ieri 19 dicembre, chi vorrà utilizzare l’impianto per salire al borgo sacro dovrà pagare un biglietto apposito del valore di 1,60 a tratta, la quale - quindi - non sarà più integrata nel trasporto pubblico urbano di Varese.
La novità, improvvisa, è stata “denunciata” ieri durante il consiglio comunale a Palazzo Estense dal consigliere della Lega Stefano Angei, che ha chiamato in causa con durezza l’amministrazione comunale. A stretto giro di posta è arrivata la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Civati: «Il Comune è parte lesa di questa scelta, con la quale non siamo d’accordo. È stata una decisione autonoma dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale e del gestore Atm. Faremo valere la nostra contrarietà nelle sedi opportune».
A residenti e lavoratori del Sacro Monte interessa molto poco di chi sia la responsabilità del penalizzante cambiamento, e il dibattito si arricchisce anche della voce di uno di loro, Riccardo Santinon, gestore del Borducan: «Quanto accaduto e ciò che è stato dichiarato sono l’ennesimo esempio di quanto a questa amministrazione non interessi in nessun modo il Sacro Monte. È tristissimo: basterebbe un po’ di confronto, prima di fare andare le cose così male».
Santinon torna sulle parole di Civati: «È vero che la decisione è stata di Atm, ma questo succede perché la stessa Atm sta aspettando da un anno e mezzo-due di avere un confronto con l’amministrazione per fare una convenzione che regoli la questione del biglietto unificato, perché Autolinee varesine e Atm finora hanno gestito tutto a loro spese. Non si scaricano le responsabilità sugli altri senza prendersi le proprie».
Doppio l’ordine dei problemi in virtù dell’esclusione dei viaggi in funicolare dal biglietto del TPL: «Quando la funicolare è in funzione, la linea C degli autobus si ferma a piazzale Montanari: ciò significa che obbligheranno tutti a spendere questo 1,60 euro in più? - si chiede Santinon - Qualcuno ha pensato quanto tutto ciò gravi non solo sui turisti, a cui noi non sappiamo più cosa dire visto che le regole continuano a cambiare, ma anche su chi lavora e vive al Sacro Monte, costretto ogni giorno a pagare il 50% in più rispetto a prima…».