«Che ospedali come i nostri ricevano, in un anno, oltre un milione e 400mila euro in donazioni non è scontato. Aggiungo: la generosità è diffusa, con cifre significative che vanno a tutti e tre i principali ospedali dell’azienda, a Busto, Gallarate e Saronno». Daniela Bianchi, Dg di Asst Valle Olona, commenta con un comprensibile sorriso i dati relativi agli aiuti economici ricevuti nel corso del 2024 dai “suoi” presìdi. Segno di un legame con il territorio che si conferma nel tempo. La direttrice ha compilato un maxi assegno, rappresentazione plastica del sostegno spontaneo proveniente dalla popolazione (singoli cittadini, associazioni, fondazioni) affiancata da Stefania Stigliano (direttrice amministrativa), John Tremamondo (direttore sociosanitario) e Stefano Schieppati (direttore sanitario).
Sottolineati alcuni gesti particolarmente eclatanti (ad esempio Ail- Associazione Italiana contro Leucemie-linfomi e mielomi “mette” 700mila euro in più per rinnovare le camere sterili di oncoematologia, a Busto), Daniela Bianchi ha snocciolato anche qualche numero relativo al personale, tema più volte finito al centro del dibattito pubblico. Sono 232 le iniziative intraprese nell’anno che sta per concludersi sul fronte assunzioni (tra avvisi e concorsi pubblici). «Per quanto riguarda i medici – ha dettagliato – il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivi, oggi ne abbiamo 50 in più rispetto al 2023». In generale, i dati forniti da Asst parlano di 421 assunzioni e 305 cessazioni, più 116 (file in fondo).
Ed è ancora sul fronte del personale che si segnala un’ulteriore novità. Il progetto #SiamoValleOlona prevede che realtà del tessuto economico e imprenditoriale partecipino a bandi per offrire agli oltre 4.000 dipendenti di Asst una serie di servizi e vantaggi in più rispetto a quelli tradizionalmente inclusi nel welfare aziendale. Sta aderendo una varietà di soggetti, dal commerciante al marchio della grande distribuzione, con proposte che vanno dagli sconti alle agevolate. «Contiamo di incontrare le associazioni di categoria» ha anticipato la Dg.
Che, sul sito dell’azienda, spiega la strategicità dell’iniziativa e i vantaggi, per Asst e imprese: «Conosciamo bene la mancanza di medici e soprattutto infermieri tentati a volte ad andare all’estero per trovare maggiori incentivi professionali, spesso anche una migliore qualità della vita per se stessi ed i loro familiari. In questo contesto ci siamo chiesti se possiamo contribuire a creare un qualcosa di diverso. Perché non pensare di realizzare qui, in un territorio che ha nel suo Dna il senso del fare, un incubatore per rendere più attrattivi i nostri ospedali, case di comunità, sistema delle cure primarie, emergenza urgenza?».
Da dove partire? Dal territorio: «Nel Varesotto esiste un tessuto imprenditoriale di grande valore: meccanica, servizi, logistica, ristorazione, farmaceutica. E ancora lo sport (…) Siamo sicuri che il principio di reciprocità funzioni sempre, anche e soprattutto in sanità: le persone restituiscono ciò che ricevono».