"I Mastini di Varese nel mito: l'eroica impresa della Federation Cup del '95": nell'attesa di Varese-Aosta, che stasera porterà al palaghiaccio un migliaio di persone (prevendite a gonfie vele: in 700 hanno già prenotato il loro posto in via Albani), ci siamo immersi nelle grandi emozioni della storia giallonera grazie a un video prodotto da La Prealpina e visibile a tutti cliccando QUI per la serie "Retrospettive di sport". Attraverso le parole, gli aneddoti e la memoria del giornalista Antonio Triveri, dell'allora vicepresidente Vincenzo Brianza e di un cuore giallonero presente sul ghiaccio come Luca Orrigoni, tre protagonisti della prima e unica vittoria italiana in un coppa europea dell'hockey, sembra di essere catapultati da una macchina del tempo al 29 dicembre di ventinove anni fa, nell'irraggiungibile Trencin, in Slovacchia, dopo un viaggio epico tra dogane e montagne di neve, culminato con la vittoria contro i padroni di casa e poi, in finale, contro i colossali russi del Metallurg Magnitogorsk, ritenuti imbattibili eppure abbattuti a petto nudo con le fionde e il sangue bollente di un manipolo di eroi come i giocatori di quella Shimano.
Ecco, di fronte all'Aosta ricomparsa all'improvviso come un'araba fenice, con i suoi 131 gol fatti (7 a partita, con il micidiale Edgar De Toni a quota 28 con 40 punti, Nardella a 26 per un totale di 56 punti, mentre ne ha accumulati 42 Nimenko, 32 Carmine Buono, 31 Christian Buono, 27 Lysenko, 26 Moucka, 22 Timpone, 18 Berger e Garau e 3 in una sola partita Luisetti), una batteria di solisti e professionisti sterminata e formidabile con ingaggi da categoria superiore - nulla di male, chi ha soldi li spende come e quanto vuole - e un power play che è una mattanza (34% di realizzazione), come possono i Mastini portare a casa la vittoria se non ispirandosi allo spirito delle imprese più grandi?
Da sporca dozzina e squadra senza volto e senza nomi sulla maglia che non sia il volto e il nome di un unico Mastino, una "dozzina" organizzata, granitica, compatta, capace di fare muro, subire ma non morire, cadere e risalire, il Varese è abituato da sempre a compiere gesta indimenticabili, sentendosi un sol uomo con il vento che scende spesso impetuoso dai seggiolini di via Albani.
Stasera non chiediamo nulla che non sia una partita di sofferenza e battaglia totali ai Mastini che ritroveranno Raimondi e Perino e hanno ritrovato in allenamento Alex Bertin - per rivederlo in partita deciderà, come in tutto, il sergente Glavic (usiamo la parola "sergente" non a caso, ricordando l'indimenticabile e decisivo Paul Theriault che guidò i gialloneri nella leggenda di Trencin) - e anche all’attaccante classe 2007 Alessandro Crivellari, fratello di Filippo che è stato tesserato ed è a Varese prima di tornare in Canada nelll’Universel Collège Sherbrooke.
La situazione
22ª giornata
Mercoledì 18, 20.30: Varese-Aosta (clicca QUI per i biglietti)
Giovedì 19, 20.30: Fassa-Appiano, Valpellice-Como, Pergine-Fiemme, Alleghe-Feltre, Caldaro-Bressanone. Riposo: Dobbiaco
Classifica
Caldaro* punti 54; Aosta* 48; Feltre 45; Varese* 44; Alleghe* 33; Appiano* 30; Pergine 28; Dobbiaco 25; Valpellice*, Fiemme* 23; Fassa 22; Bressanone* 11; Como* 10. *una partita in meno
23ª giornata
Sabato 21: Bressanone-Appiano (18), Como-Dobbiaco (18), Fiemme-Valpellice (19.30), Feltre-Caldaro (19.30), Aosta-Fassa (20), Alleghe-Varese (20.30). Riposo: Pergine