Sono oltre tremila gli emendamenti presentati dal Partito Democratico per la legge di stabilità regionale e il bilancio, in discussione a partire da oggi a Palazzo Pirelli.
“Lavoro, trasporti, casa e sanità sono al centro delle nostre proposte – fa sapere il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – il nostro obiettivo è quello di risollevare la Lombardia, oggi evidentemente immobilizzata da una destra al potere che non sta facendo assolutamente nulla per riportarla ad essere un motore di eccellenza”.
“Che la nostra regione non sia più un’isola felice – sottolinea Astuti - lo confermano anche i dati economici che la riportano nella media nazionale e non più al traino del Paese. Il mondo cambia, ma questa giunta resta ferma, lasciando i cittadini sempre più insicuri delle loro condizioni economiche e sociali”.
“Ecco, dunque, le nostre proposte per tentare un cambiamento di rotta netto – spiega il consigliere dem – Per quanto riguarda le politiche del lavoro, il primo grande impegno che chiediamo a questa giunta è la costruzione di un grande piano di riqualificazione che parta dal vincolo per le imprese che lavorano per e con il Sistema Regionale ad applicare il salario minimo per tutti i dipendenti. Con il medesimo criterio, va applicato l’equo compenso per i professionisti. Non solo. Il lavoro deve essere sicuro e di qualità.
Per questo chiediamo di incrementare le risorse destinate alla qualità e alla sicurezza del lavoro, incentivando la stipula di patti territoriali ad hoc, per il contrasto del lavoro povero e del gender gap, di concerto con sindacati e imprese. Un primo passo è togliere i dieci milioni destinati alla comunicazione del presidente e destinarli alla costituzione di un fondo ad hoc.
Inoltre, si chiede di completare il piano di assunzioni degli addetti a prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro negli organici delle ATS. Serve poi una vera politica industriale, sono troppe le crisi aziendali esplose negli ultimi mesi e molte proprio nella nostra provincia, come la Meta System di Mornago, dove 133 lavoratori rischiano di perdere il posto e la Beko, ex Whirlpool di Cassinetta di Biandronno, con 541 esuberi e 1935 in tutta Italia”.
“Per garantire il diritto alla casa – prosegue Astuti - chiediamo alla Regione uno stanziamento di 310 milioni di euro l’anno per il sostegno agli affitti, la morosità incolpevole e il supporto ai mutui prima casa; la creazione di un fondo di 410 milioni in tre anni per la manutenzione e l’efficientamento energetico dei quartieri popolari, oltre a 50 milioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche; la riqualificazione di almeno 3.600 alloggi sfitti ogni anno, con un impegno annuo di 55 milioni di euro; la richiesta al Governo di investire 1,2 miliardi per la riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e 380 milioni l’anno per affrontare l’emergenza sfratti”.
“Per il trasporto pubblico locale – aggiunge - chiediamo di eliminare il taglio da 37 milioni di euro previsto dal bilancio deliberando gli stanziamenti alle agenzie di bacino del trasporto pubblico su base triennale, al fine di garantire una migliore programmazione dei servizi”.
“La Regione deve poi rivedere gli interventi del cosiddetto Piano Lombardia di Fontana, eliminando interventi di piccolo calibro e concentrando le risorse su progetti strategici per la crescita economica e sociale, come la realizzazione completa delle case di comunità previste e non solo quelle finanziate dal PNRR. La Lombardia ha bisogno di una visione più coraggiosa e di interventi strutturali veri per tornare a essere un motore di eccellenza” conclude Astuti.