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Economia | 16 dicembre 2024, 14:15

Indagine della Uil sul mondo del lavoro in provincia di Varese e in Lombardia: «In calo le assunzioni»

Analisi del sindacato di via Campanini sulla qualità dell'occupazione sui territori «che purtroppo è in calo - sottolinea il segretario confederale Salvatore Monteduro - i contratti stabili diminuiscono, mentre aumentano forme precarie e a bassa tutela. Servono stabilizzazione, rilancio dell'apprendistato, contrattazione collettiva inclusiva e formazione continua»

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Il mercato del lavoro in Lombardia e in provincia di Varese nei primi sei mesi del 2024 è preoccupante: se da un lato diminuiscono le nuove assunzioni (-1,85% rispetto al 2023), dall’altro aumentano le cessazioni (+0,82%), con un saldo positivo complessivo che, però, nasconde una forte precarizzazione e un turnover sempre più accentuato. Lo confermano i dati UIL Lombardia elaborati sulla base delle informazioni INPS. 

Partiamo dai dati riguardanti la provincia di Varese con assunzioni a 43.357 e cessazioni 37.137 con un saldo di +6.220. Rilevata una diminuzione consistente del determinato (-5,40%), apprendistato (-12,83%) e somministrazione (-10,51%), con un calo complessivo della qualità dell’occupazione.

Dati Lombardia:

- Assunzioni totali in Lombardia (I semestre 2024): 769.645 (-1,85% rispetto al 2023).

- Cessazioni totali in Lombardia (I semestre 2024): 661.812 (+0,82% rispetto al 2023).

- Saldo assunzioni-cessazioni: +107.833, con predominanza di contratti precari.

«Il calo delle nuove assunzioni - sottolinea in una nota il Segretario Generale UIL Lombardia, Salvatore Monteduro – rispetto allo stesso periodo del 2023 rappresenta un campanello d’allarme per l’economia lombarda. Un segnale chiaro di una possibile frenata economica, che richiede interventi immediati per invertire questa tendenza negativa. I numeri ci dicono che ci troviamo di fronte a meno stabilità e a più precarietà nonostante il Governo dica ben altro».

Le tipologie dei contratti mostrano una chiara tendenza verso rapporti di lavoro meno stabili: a tempo indeterminato sono calati del -3,85%, quelli di apprendistato del -16,10%, in somministrazione del -3,80%, mentre quelli intermittenti aumentano del +6,25%. Unico dato in aumento, ma legato a forme di lavoro estremamente precarie.

«Gli aumenti invece si registrano - come spiega Monteduro - sulle Cessazioni dove vi è un turnover elevato e fragilità del sistema occupazionale con un aumento delle cessazioni (+0,82%) accompagnato da dinamiche preoccupanti: con contratti intermittenti cessati a un +8,40% e a tempo determinato cessati con un +2,67%. Dati che indicano un utilizzo  “usa e getta” del lavoro a termine e la mancanza di consolidamento di rapporti stabili».

I numeri delle provincie danno un quadro più esaustivo che, Sondrio a parte, evidenziano una crescita nelle assunzioni benché queste siano rappresentate da un forte utilizzo di contratti precari, con un turnover che non rafforza il mercato del lavoro.

«Questi dati non devono trarre in inganno. Sebbene il saldo tra assunzioni e cessazioni sia positivo, la qualità del lavoro in Lombardia sta peggiorando. I contratti stabili diminuiscono, mentre aumentano forme precarie e a basso tasso di tutela. Non stiamo costruendo occupazione di qualità, ma alimentando un sistema frammentato, che non garantisce prospettive né ai lavoratori né alle imprese. Il calo delle nuove assunzioni rispetto allo stesso periodo del 2023 è un chiaro segnale di rallentamento dell’economia lombarda. Per evitare che questa tendenza si aggravi, è necessario intervenire con decisione, investendo sul lavoro stabile e di qualità. Si deve pensare ad incentivi alla stabilizzazione, magari attraverso premi per le imprese che trasformano contratti a termine in indeterminati ma che non procedono a licenziamenti ad un rilancio dell’apprendistato con una formazione di qualità per garantire percorsi stabili ai giovani a una contrattazione collettiva inclusiva attraverso accordi che valorizzino la qualità occupazionale e a una formazione continua per avere lavoratori più qualificati e competitivi» conclude Monteduro. 

Provincia Assunzioni Cessazioni Saldo

Milano 367.664 323.871 +43.793

Bergamo 69.146 58.812 +10.334

Brescia 91.926 72.789 +19.137

Como 37.083 28.893 +8.190

Cremona 19.817 16.592 +3.225

Lecco 18.026 14.842 +3.184

Lodi 10.380 8.600 +1.780

Mantova 26.851 21.619 +5.232

Monza Brianza 46.750 42.138 +4.612

Pavia 26.206 23.421 +2.785

Sondrio 12.439 13.098 -659

Varese 43.357 37.137 +6.220

Redazione

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