Migliora la qualità della vita a Varese. A dirlo è la tradizionale classifica stilata dal Sole 24 Ore che quest’anno pone il nostro territorio in ventiduesima posizione, undici in più rispetto all’indagine di un anno fa.
Secondo il maggior quotidiano economico italiano, infatti, nella nostra provincia nel 2023 (i dati fanno riferimento infatti all’anno precedente) si è vissuto meglio rispetto ai dodici mesi antecedenti: a contribuire al balzo in avanti è soprattutto la voce relativa ad ambiente e servizi e in particolare la riqualificazione energetica, per la quale il Varesotto è al quinto posto tra le province italiane.
L’indicatore peggiore è invece quello legato alla denuncia per reati relativi agli stupefacenti, in cui siamo in 106esima posizione su 107 con un dato di 53 denunce ogni 100mila abitanti (media nazionale a 48). Più nello specifico per quanto riguarda i sei macro indicatori presi in esame la provincia di Varese si pone al 25esimo posto per quanto riguarda “ricchezza e consumi” con un passo indietro di 15 posizioni.
In 28esima posizione siamo invece per quanto riguarda “Affari e lavoro”, undici posizioni più in alto rispetto all’anno precedente, mentre saliamo di 9 posizione anche in tema di “Giustizia e sicurezza”, assestandoci al 37esimo posto della graduatoria. Si registra un incremento di 7 posizioni e il 25esimo posto alla voce “Demografia e società”, mentre assistiamo a un vero e proprio exploit in tema di “Ambiente e servizi”: qui Varese si posizione 25esima con un balzo in avanti di ben 43 posizioni.
Sostanzialmente stabile, infine, la voce “Cultura e tempo libero” per la quale il Varesotto perde una posizione rispetto al 2023 passando dal 58esimo al 59esimo posto. Se consideriamo invece le fasce d'età la qualità della vita per i bambini vede la provincia di Varese al 38esimo posto, mentre per i giovani ci si assesta al 56esimo. Registriamo invece un 42esimo posto per quanto riguarda invece gli anziani.
La classifica generale è dominata da un’altra provincia lombarda: quella di Bergamo, che sale in prima posizione, seguita da Trento e Bolzano. Quarta e quinta invece Monza e Brianza e Cremona, mentre Como è all’undicesimo posto (+6), Milano al dodicesimo (-4) e Lecco al quattordicesimo (+24).
Al 60esimo posto invece si piazzano i nostri "vicini" del Verbano Cusio Ossola, con sette posizioni in meno rispetto alla precedente analisi. Fanalino di coda a livello nazionale troviamo invece Reggio Calabria, ultima, dietro a Napoli e Crotone.
MAGRINI: «CONTINUIAMO A LAVORARE PER MIGLIORARE IL BENESSERE DELLA COMUNITÀ» Il Presidente della Provincia, Marco Magrini, commenta: «Questo risultato ci sprona a continuare a lavorare per migliorare il benessere della nostra comunità. I progressi nelle aree di affari, sicurezza e ambiente confermano l’efficacia delle strategie adottate, ma restano sfide importanti da affrontare come il contrasto alla criminalità legata agli stupefacenti e il rafforzamento dell’offerta culturale in sinergia con Forze dell’Ordine, Amministrazioni locali, scuole e Università, associazioni culturali, il mondo del volontariato e tutti i cittadini che hanno a cuore lo sviluppo del nostro territorio».
IL COMMENTO DEL SINDACO DI VARESE DAVIDE GALIMBERTI: «Varese cresce sempre più in termini di qualità della vita: la nostra provincia, dal 2022 ad oggi, è salita di 20 posizioni nella classifica dedicata del Sole 24 Ore. Si tratta di un trend positivo che in questi anni vede protagonisti la nostra città e il territorio. Un buon risultato che peraltro si somma anche a un altro report annuale importante, quello di Ecosistema Urbano, redatto da Legambiente con il Sole 24 Ore, che solo poche settimane fa ha attesto un grande balzo in avanti della città di Varese nella classifica che misura le performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani, con una salita di ben 62 posizioni in 8 anni. Varese insomma è tra le realtà medie a livello nazionale dove si vive bene: questo è il frutto del lavoro svolto in questi anni in ambito ambientale, sociale, educativo, sportivo e turistico da parte delle istituzioni del territorio, dal sistema produttivo e del lavoro».