Cronaca - 13 dicembre 2024, 14:14

«Una preghiera, un pensiero o un brindisi come farebbe lui. Così ricordiamo Davide»

Nel pomeriggio di oggi ad Arenzano i familiari del ristoratore 62enne originario del Varesotto travolto a ottobre dalla piena del torrente Lissolo hanno organizzato un momento di raccoglimento in sua memoria. La moglie: «Un abbraccio intimo e collettivo insieme»

«Una preghiera, un pensiero o un brindisi come farebbe lui. Così ricordiamo Davide»

Una preghiera per Davide Violin, il ristoratore originario della provincia di Varese travolto dalla piena del torrente Lissolo lo scorso 26 ottobre ad Arenzano, in provincia di Genova, durante l'alluvione.

A un mese e mezzo dalla tragedia e dopo giorni di ricerche il corpo dell’imprenditore 62enne non è mai stato rinvenuto nonostante l’impiego di squadre specializzate dei vigili del fuoco, con droni ed elicotteri. Solo alcuni indumenti sono stati trovati e identificati dai familiari.

Il dolore per la sua scomparsa tuttavia è ancora forte sia in Liguria che nel Varesotto, in particolare nella zona del Medio Verbano - Sesto, Ispra, Travedona Monate, Besozzo e Somma Lombardo - dove in tanti ricordano Violin per i suoi trascorsi professionali e per la sua competenza, la sua passione e la sua ospitalità.

Per la giornata di oggi i familiari di Davide hanno organizzato ad Arenzano un momento di preghiera: «Un pensiero per Davide. Ognuno a modo suo con una preghiera, una battuta o un brindisi come farebbe lui in presenza o da lontano in un abbraccio intimo e collettivo insieme» le parole con cui la moglie di Violin ha annunciato la cerimonia, che si svolgerà alle 15 con una messa celebrata dai Padri del Santuario del Gesù Bambino ad Arenzano.

Redazione

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