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Territorio | 11 dicembre 2024, 11:33

Una serata indimenticabile sul lago Maggiore per il centenario della scomparsa di Eleonora Duse

Il sindaco di Germignaga, Marco Fazio, ha ricevuto il premio Duse Centenario, come simbolo di gratitudine per la sua visione culturale. Numerosi relatori sono intervenuti durante la serata per onorare la figura immortale dell’attrice

Una serata indimenticabile sul lago Maggiore per il centenario della scomparsa di Eleonora Duse

La suggestiva Ex Colonia Elioterapica di Germignaga, affacciata sulle rive del Lago Maggiore, si è trasformata in un luogo di celebrazione artistica e culturale per onorare la figura immortale di Eleonora Duse. A cento anni dalla scomparsa della leggendaria attrice, l’evento “Duse Centenario” ha saputo riunire studiosi, artisti e appassionati in un omaggio corale alla sua eredità senza tempo.

La serata si è aperta con i saluti istituzionali del Sindaco di Germignaga, il Prof. Marco Fazio, il quale ha sottolineato l’importanza di ricordare una figura che ha segnato profondamente la cultura teatrale italiana e internazionale. Nell’occasione, il Sindaco Fazio ha ricevuto il Premio “Duse Centenario”, consegnato da Stefania Romito, Presidente dell’Associazione culturale Ophelia’s friends Cultural Projects, come simbolo di gratitudine per la sua visione culturale e il contributo al rilancio della cultura come pilastro della nostra società. L’evento è stato moderato dall’Avvocato Furio Artoni.

L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del Progetto Scientifico Internazionale “Duse Centenario”, ideato e diretto dalla giornalista e scrittrice Stefania Romito (membro del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Eleonora Duse istituito dal Ministero dei Beni Culturali) la quale ha introdotto il pubblico alla complessità e al fascino della figura di Eleonora Duse, presentando due opere fondamentali: il volume collettaneo Eleonora Duse – Il mito di una Dea e il libro Eleonora Duse – Il primo Amore, da lei scritto, che esplora la relazione tra la Duse e lo scrittore scapigliato Arrigo Boito. Entrambi i testi, pubblicati dalla Collana Nuovo Rinascimento Milano (Passerino Editore), rappresentano un prezioso contributo alla conoscenza e alla valorizzazione dell’artista. La serata ha visto susseguirsi una serie di interventi che hanno messo in luce diversi aspetti della vita e dell’opera di Eleonora Duse.

La Prof.ssa Lidia Caputo ha emozionato il pubblico raccontando il rapporto di amicizia tra la Duse e Matilde Serao, una delle voci più significative della letteratura e del giornalismo italiano del suo tempo. Il Prof. Luca Siniscalco ha catturato l’attenzione degli spettatori con una riflessione filosofica sulla vita e sull’arte della Duse, capace di vivere la scena come un atto di profonda introspezione. Maria Cristina Cantàfora, invece, ha ripercorso il ruolo rivoluzionario della Duse nella storia del teatro, evidenziando come la sua arte abbia superato i confini tradizionali, influenzando profondamente la recitazione moderna.

Uno dei momenti più suggestivi della serata è stato il contributo video di Maria Luisa Siviero e Alessandra Restelli, curatrici de “La Camelia Collezioni” di Vigevano. Gli spettatori hanno potuto ammirare alcuni abiti di scena appartenuti alla Divina, testimoni silenziosi della sua eleganza e del suo gusto per l’estetica. Questi costumi, veri e propri capolavori di sartoria, hanno offerto una finestra sulla cura meticolosa con cui la Duse costruiva i suoi personaggi, rendendo il teatro non solo un luogo di espressione artistica, ma anche una passerella di innovazione stilistica. Tra gli interventi più apprezzati, quello del Prof. Paolo Jachia, che ha esplorato il tema della mancata collaborazione tra Eleonora Duse e Luigi Pirandello. Jachia ha spiegato come questa mancata sinergia rappresenti una delle grandi occasioni perdute del teatro italiano.

Il pubblico ha accolto con entusiasmo la varietà di prospettive offerte, dimostrando quanto la figura della Duse continui a ispirare e stimolare riflessioni a più livelli, dal teatro alla letteratura, dalla filosofia all’arte visiva.

L’evento “Duse Centenario” si è concluso con un caloroso applauso da parte di un pubblico visibilmente emozionato, consapevole di aver vissuto un’esperienza unica. Eleonora Duse, a cento anni dalla sua scomparsa, si conferma una figura di straordinaria modernità, capace di parlare alle generazioni di ieri, di oggi e di domani. L’incontro ha ribadito l’importanza di custodire e promuovere la memoria di una delle più grandi interpreti della storia del teatro, la cui arte continua a illuminare il panorama culturale contemporaneo. 

c.s.

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