Varese - 11 dicembre 2024, 08:50

Risonanza magnetica all'ospedale Del Ponte: «Al lavoro per far entrare in funzione la nuova macchina entro l'estate»

Il progetto sarà consegnato entro la metà di gennaio 2025 e poi si procederà con la gara per i lavori edili necessari ad accogliere il nuovo macchinario di ultima generazione che verrà utilizzato nello specifico ambito pediatrico e ginecologico, riducendo anche l'effetto claustrofobico

L'ospedale Del Ponte di Varese

Il progetto sarà consegnato entro la metà di gennaio. Si procederà quindi con la gara per i lavori edili necessari ad accogliere la nuova macchina che, salvo intoppi, sarà installata all'inizio della primavera e potrebbe entrare in funzione nel mese di maggio.

Si tratta del cronoprogramma per la Risonanza magnetica destinata all'Ospedale Del Ponte di Varese, finanziata da Regione Lombardia per oltre 1,5 milioni di euro, finalizzata ad un utilizzo nello specifico ambito pediatrico e ginecologico.

«Una macchina di ultima generazione, la prima tecnologia a 1.5 Tesla dotata di un'innovativa soluzione che integra i principi della medicina di precisione, rendendola applicabile al paziente - spiega l'ingegner Silvia del Torchio, Direttore dell'Ingegneria Clinica di ASST Sette laghi, impegnata nel progetto insieme all'ingegner Roberto Guarnaschelli, Direttore della struttura Tecnico-Patrimoniale - Grazie a software avanzati di intelligenza artificiale e soluzioni hardware uniche, non solo migliora la gestione del paziente in modo più efficace e flessibile, ma contribuisce anche a incrementare la qualità delle immagini. Inoltre, si adatta alle anatomie complesse e variabili dei pazienti, prevedendo i movimenti e ottimizzando i risultati degli esami, garantendo al paziente un percorso clinico preciso e personalizzato. La nuova risonanza magnetica è particolarmente adatta all'utilizzo in ambito pediatrico: infatti, oltre ad abbattere i tempi di acquisizione delle immagini, consente di ridurre i rischi legati al movimento».  

L’interfaccia software, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, è progettata per rendere il flusso di lavoro e preparazione del paziente il più efficiente possibile. Il tempo di posizionamento può essere accelerato fino ad un miglioramento del 30%. Infatti, indipendentemente dalla statura, dalla corporatura o dalla mobilità del paziente, o dal livello di esperienza del tecnico, il tavolo si posizionerà nella posizione corretta di acquisizione appena l’operatore avvierà il sistema mediante il display touch-screen integrato nel gantry.

La nuova risonanza magnetica sarà inoltre implementata con pacchetti software che possano garantire la migliore performance clinica e soprattutto ottimizzare l’utilizzo nelle diverse branche di studio. Sarà possibile, infatti, eseguire esami della colonna vertebrale, articolari (muscolosceletrici), toracici, addominali ed in particolare dell’encefalo, vascolari e cardiaci. Un software dedicato consentirà l'acquisizione di una serie di immagini 3D durante il passaggio del mezzo di contrasto, che il tecnico utilizzerà per ottimizzare sia la quantità da infondere che il calcolo preciso dei tempi di acquisizione. 

Anche la workstation per la post-elaborazione delle immagini disporrà di software per un’analisi più approfondita e precisa delle immagini acquisite, quali il "pacchetto cardiaco", che permetterà le valutazioni funzionali e volumetriche delle camere cardiache, nonché del flusso di sangue, e quello per lo studio della perfusione celebrale per l’analisi delle lesioni e per un’analisi quantitativa dei vasi, anche quelli più piccoli, difficili da individuare con altre tecnologie.

Un software specifico per l'ambito neurologico, infine, mediante la creazioni di immagini 3D, permetterà di ottenere le necessarie informazioni per la pianificazione neurochirurgica. A completare la nuova risonanza magnetica ci sono le nuove bobine di ultima generazione, da 12 fino a 18 canali, fondamentali per modificare i campi statici della risonanza magnetica ottimizzandoli per l’area soggetta a diagnosi. Infatti le nuove bobine basate permettono di raggiungere posizioni difficili da ottenere con altre tecnologie, senza compromettere la qualità dell’esame. Questa caratteristica consente anche di ridurre l’effetto claustrofobico, tipico degli esami Risonanza Magnetica.

Redazione