Si è svolta con entusiasmo e partecipazione la Cena di Natale organizzata ieri sera, 4 dicembre, dal Centro Gulliver presso le Carrozze HUB di via Albani. L’evento, nato per sostenere il Progetto Obiettivo Bellezza, ha visto la presenza di numerosi cittadini e ospiti tra cui il sindaco di Varese Davide Galimberti che ha voluto dimostrare il proprio sostegno all’iniziativa solidale.
La serata è stata un vero trionfo di sapori e condivisione. I piatti, preparati in collaborazione con La Cucina degli Orti di Bregazzana, hanno deliziato i partecipanti con una proposta gastronomica genuina e sostenibile, confermando l’importanza di legare il buon cibo a progetti di inclusione sociale.
I fondi raccolti durante l’evento saranno destinati alla realizzazione di nuovi arredi per le comunità terapeutiche del Centro Gulliver, un obiettivo che mira a migliorare il benessere e la qualità della vita degli ospiti. «Abbiamo davanti a noi dei progetti e una crescita che ci inorgoglisce e possiamo far fronte a tutte le richieste di aiuto che ci arrivano dal territorio» ha dichiarato il vicepresidente del Centro Gulliver Roberto Fanzini nel corso della serata.
Tra gli interventi, anche quello del sindaco Galimberti, che ha sottolineato il valore delle realtà come il Centro Gulliver: «Varese può essere orgogliosa di avere strutture che non solo offrono accoglienza, ma promuovono progetti di rinascita e inclusione».
Chiara Pontiggia responsabile comunità di Varese invece presenta il Progetto Obiettivo Bellezza dal punto di vista degli operatori: «Per noi è stato un progetto sul setting. Chi è in comunità fa una fatica inimmaginabile perché deve cambiare abitudini e creare nuove relazioni, farlo in un luogo bello significa creare una nuova memoria, più positiva».
Al suo intervento hanno fatto seguito le parole di un ospite di Gulliver che ha finito il suo percorso e si sta preparando per lasciare la struttura: «Quando una persona ha bisogno di aiuto, a volte non è neanche capace di articolare questa richiesta ma all’interno della comunità riscopre l’importanza di dare attenzione all’animo e alla propria sensibilità. Ritrovare quella la sua umanità e la capacità di andare oltre è molto importante, farlo in uno spazio protetto confortevole e bello è senz’altro un aiuto in più che predispone al superamento dei blocchi emotivi».
«Per lavoro a Gulliver bisogna volerlo - sottolinea Raffaella Valenti direttrice della struttura - siamo 150 tra operatori e collaboratori. Gestiamo 55 ospiti qui a Varese, 55 a Bregazzana e 40 a Cantello».
«Non è semplice essere un operatore nel sociale ma le soddisfazioni sono immense quando si ha l’occasione di dare vita a serate come queste» racconta un’assistente mentre aiuta i ragazzi ad impattare le pietanze da servire ai tavoli.
Durante la serata l’emozione degli ospiti è stata evidente, mettersi in gioco in contesti simili presuppone grande impegno e forza di volontà, il coraggio di mettersi in gioco e di migliorare per raggiungere il proprio obbiettivo che in questo caso si traduce nel ritrovare una serenità perduta ma tanto agognata. Un momento di condivisione sociale non ha però meno importanza dei piccoli gesti quotidiani, ci raccontano.
Decorare un semplice albero di Natale è stato tanto impegnativo emotivamente quanto un ritorno in società, soprattutto per chi in 24 anni di vita, le decorazioni per le feste di fine anno, non le ha mai viste all’interno delle mura domestiche. Ma in realtà qual è la “Vera Casa”? Ecco con “Obiettivo Bellezza” Gulliver vuole essere proprio questo per i suoi ragazzi, un luogo sicuro dove costruire nuovi splendidi ricordi, anche perché una Famiglia lo è già.
La Cena di Natale, con la partecipazione di Carrozze HUB e degli Orti di Bregazzana, già attivi nella coltivazione sostenibile e nel sociale si è conclusa con un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione e ai partecipanti che, con il loro gesto, hanno reso possibile un nuovo passo verso il traguardo di “Obiettivo Bellezza”.
Una serata che ha dimostrato ancora una volta a Varese, il potere della solidarietà nel costruire un futuro migliore rafforzando l’idea di una rete virtuosa a sostegno delle persone più fragili.