E alla fine osso e buco e trippa per tutti al bar del palaghiaccio, tavolata comune, in famiglia come sempre in quelle cose che profumano di vero e che fanno ancora la differenza tra l'essere una squadra che vuole vincere, come lo sono tutte, e chi lo è davvero prima ancora di scendere in pista, o subito dopo. La voce serpeggiante e in attesa di conferma del passaggio all'Aosta di Matteo Luisetti (attaccante ventiquattrenne protagonista anche in Apls) dopo essere stato a un passo dai Mastini per mesi, spiace perché Matteo non ha voluto aggiungere un posto a quella tavola dove si vive bene assieme, come una famiglia, in spogliatoio e fuori, non certo per l'ingaggio, i gol o il richiamo del 13-0 di stasera degli aostani al Como. Certo, capiamo benissimo che per segnare il 14° gol a zero sarebbe servito Luisetti. Buona fortuna.
E adesso tocca al Varese: Caldaro, Aosta e Appiano in casa, Feltre, Alleghe e Pergine fuori; senza uomo in più non c'è impresa ma questi colori, quando diventano una sola cosa cosa tra il cielo e la terra, dove la terra e il cielo (gente e giocatori) si toccano e si confondono, tutto è possibile. Anche l'impossibile.
Ci sono poi altre cose che restano appiccate all'anima: sotto di tre gol la curva della Valpe continua a cantare come stava facendo dal primo minuto, e lo fa anche sul 5-1. Davvero da applausi. Così come Majul che, quando segna il 3-1 che potrebbe riaprire la partita sotto la nord giallonera, non esulta e a fine partita va a prendersi la meritatissima ovazione del palaghiaccio. Questo dà lo spessore della persona.
Partita. La Valpe non muore mai e riapre tutto in superiorità con l'ex Majul, osannato mvp ospite (le persone vere a Varese lasciano sempre un segno), che va a segnare il primo gol piemontese, quello del 3-1 a 8 minuti dalla fine, prima che il killer Tilaro certifichi che è davvero finita con una doppietta delle sue, l'ultimo gol partendo in solitaria: 5-1, nona di fila e ora ci sono Caldaro, Feltre, Aosta, Alleghe e Appiano per vedere se questo Varese vale più del terzo posto anche sul ghiaccio. Noi sappiamo benissimo che vale tutto e che, fossimo una squadra avversaria, in una partita che vale un titolo vorremmo incontrare tutti tranne i Mastini.
Secondo tempo alla Varese, con l'imprinting del mastino che dice "lotta, soffri e vincerai": para Perla, Mvp per aver salvato più volte i suoi dall'1-1 nei primi cinque minuti della ripresa così come nel primo tempo, segna Kuronen - sempre più arma totale perché capace di essere decisivo in ogni fazzoletto di ghiaccio in tutte le cose che fa - su tiro di Marcello Borghi nel momento di massima sofferenza. Come sempre, nei momenti in cui qualunque altra squadra potrebbe capitolare, i Mastini mordono e feriscono l'avversario, che poi capitola la terza volta su Piroso che spedisce il disco nell'angolino basso liberato nel terzo da un generosissimo Franchini (Piro è autore forse della migliore stagione varesina per continuità, ma anche Erik Mazzacane gli si avvicina. Superfluo citare Andrea Vanetti, fin qui mvp del campionato giallonero).
Primo tempo bello, equilibrato, apertissimo con più occasioni per un Varese che gioca costantemente a quattro linee (Kuronen fa doppi turni, così come Vanetti, ed è anche con Fornasetti e Raimondi in quarta), ma anche Perla è protagonista con un paio di parate decisive, una da applausi sull'ex Majul. A decidere, tra una rissa involontaria (la partita è correttissima) e uno stop per un infortunio alla mano all'ospite Long, che poi rientra, è un capolavoro del diciannovenne azzurrino dei Mastini Dennis Perino, che entra nel terzo da destra e mette il disco di prima dal basso all'alto nell'angolino opposto della porta della Valpe. Applausi.
Nb: aspettiamo Fanelli e Allevato, infortunati, e anche Pietro Borghi oggi assente. Così come aspettiamo Edo Raimondi, un pezzo cuore del Varese, com'è sempre stato e come sempre sarà, al posto e al riguardo che merita dopo aver accettato di continuare a giocare solo per il bene dei Mastini, quando avrebbe anche potuto non farlo. Non c'è bisogno di aggiungere altro.
Varese-Valpellice 5-1 (1-0, 2-0, 2-1)
Reti: 11'04" Perino (Schina, Tilaro) 1-0; 27’10” Kuronen (Marcello Borghi, Makinen); 28’15” Piroso (Franchini, Vanetti); 52'10" Majul (De Biasio, Gay) 3-1 in sup., 58'22" Tilaro (Kuronen, Ghiglione) 4-1, 59'48" Tilaro 5-1
Varese: Perla (F. Matonti); Makinen, Crivellari, Ghiglione, Kuronen, M.Borghi; Schina, Basile, Piroso, Vanetti, Franchini; M. Matonti, E. Mazzacane, Perino, M. Mazzacane, Tilaro; Raimondi, Fornasetti. Coach: Gaber Glavic.
Valpellice: Basraoui (Culasso); De Biasio, Bertin, Pozzi, Majul, Long; Payra, Leger, Gay, Salvai, Segatel; Ravera, Ricca, Piccoli, Solaro, Sibille. Coach: Dino Grossi
Arbitri: Jeremy Bassani, Willy Vinicio Volcan (Federico Cusin, Davide Magliano) Note - Tiri Var 27, Val 34. Penalità Var 10', Val 10'. Spettatori: 701.
La situazione
Quinta di ritorno
Aosta-Como 13-0, Appiano-Caldaro 2-3, Varese-Valpellice 5-1, Fassa-Alleghe 1-2, Feltre-Pergine 7-4. Riposa: Fiemme
Ieri: Bressanone-Dobbiaco 2-4.
Classifica
Caldaro punti 52. Aosta 43. Varese, Feltre 39. Appiano* 27. Alleghe* 26. Dobbiaco 25. Valpellice*, Pergine 22. Fassa 18. Fiemme* 14. Bressanone 8. Como* 7. *una in meno
Sesta di ritorno
Sabato 7: Como-Bressanone (18), Pergine-Appiano (18.45), Caldaro-Fassa (19.30), Fiemme-Dobbiaco (19.30), Alleghe-Aosta (20.30), Valpellice-Feltre (20.30). Riposo: Varese
Settima di ritorno
Mercoledì 11: Como-Fiemme (20.30)
Giovedì 12: Appiano-Feltre (20), Dobbiaco-Alleghe (20), Bressanone-Fassa (20), Varese-Caldaro (20.30), Pergine-Valpellice (20.30). Riposo: Aosta
In trasferta a Feltre con Mastini Forever
Il gruppo Mastini Forever organizza la trasferta in pullman probabilmente decisiva per assegnare il terzo posto di sabato 14 dicembre a Feltre: ritrovo in autogrill a Castronno alle 13.15. Costi: tesserati 40 euro, non tesserati 45. Info 347 7434324, 328 1268190, 348 2213883.