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Territorio | 04 dicembre 2024, 16:24

Centro San Carlo Marnate, sentenza favorevole al Comune. L'ex sindaco Galli: «Abbiamo agito nella piena legalità e correttezza»

Il Consiglio di Stato annulla la condanna alle spese legali e conferma la correttezza dell’operato dell’Amministrazione Galli, archiviando anche le accuse penali nei confronti dell’ex Sindaco e della sua Giunta

L'ex Centro San Carlo - oggi Meraki - di Marnate

L'ex Centro San Carlo - oggi Meraki - di Marnate

La questione giudiziaria legata all’affidamento dell'Ex Centro San Carlo di Marnate, che aveva suscitato molte polemiche durante l’Amministrazione Galli, si è conclusa con una sentenza favorevole al Comune. Il Consiglio di Stato ha annullato la condanna alle spese legali e ha confermato che la precedente Amministrazione – oggi minoranza - aveva agito correttamente nell'interesse della comunità, senza violazioni. La vicenda, che aveva anche visto denunce penali contro l'ex Sindaco e altri membri della sua Amministrazione, si è conclusa con l'archiviazione delle accuse, ribadendo l’assenza di reati e irregolarità.

«Pur nella convinzione di avere sempre operato nell’assoluta correttezza e trasparenza, le pendenze giudiziarie hanno rappresentato per tutti noi un grande fardello di preoccupazione e i provvedimenti di questi giorni ci danno grande sollievo soprattutto perché provano, senza ormai più timore di smentita, che tutte le procedure relative all’Ex Centro San Carlo sono state da noi condotte nella piena legalità e correttezza – commenta l'ex prima cittadina di Marnate, Elisabetta Galli -. Ciò rappresenta una grandissima ricompensa per il nostro lavoro ed impegno, troppo spesso sottovalutato e diffamato».

Ex Centro San Carlo: sentenza favorevole al Comune di Marnate

«Ex Centro San Carlo: la sentenza che porta giustizia alla Comunità.

A distanza di qualche mese dal cambio di Amministrazione nel Comune di Marnate, giunge alla conclusione la questione giudiziaria relativa all’affidamento dell’Ex Centro San Carlo che aveva tanto riempito le pagine della stampa, e non solo, durante l’Amministrazione Galli, con parole dure e incriminanti.

Facciamo un breve salto nel passato per ripercorrere i passaggi della vicenda:

- durante la procedura di ricerca del nuovo gestore cui affidare la gestione del Centro Sportivo (scaduta la precedente concessione e non essendo possibile rinnovare al gestore uscente), era stato individuato (ma non ancora incaricato) un operatore (diverso dall’uscente Pro Loco), a seguito di manifestazione di interesse, cui erano state inviate richieste di migliore offerta;

- Pro Loco aveva impugnato al TAR detta individuazione, bloccando di fatto il rapido e tempestivo affidamento del centro sportivo a nuova gestione e causando quindi l’interruzione delle attività sportive e la chiusura prolungata dello stabile a discapito di tutti i cittadini;

- Il Comune, vista la situazione, aveva poi deciso di non dare seguito a quella procedura proprio per non ritardare l’affidamento e di conseguenza l’apertura del Centro, ma di attivarne un’altra che portò poi all’affidamento all’attuale Pianbosco Village – Meraki (queste erano le reali ragioni, più volte spiegate, e non quelle continuamente asserite da Pro Loco per tentare di screditare l’operato dell’Amministrazione);

- Nel frattempo il ricorso promosso da Pro Loco si era concluso con una sentenza del TAR che pur dichiarando cessata la materia del contendere (per essere decaduto e quindi non più esistente il provvedimento impugnato) aveva condannato il Comune di Marnate al pagamento delle spese di lite da Pro Loco nella misura di 3.000 euro.

- Il Comune, ritenendo totalmente incongruente detta decisione, aveva impugnato la sentenza ritenuta ingiusta e gravosa per l’Ente.

Torniamo quindi ad oggi, quando il Consiglio di Stato con sentenza pubblicata in data 2.12.2024 sul portale della Giustizia Amministrativa ha accolto l’appello del Comune, affermando che:

- Il ricorso originariamente proposto da Pro Loco al TAR era improcedibile (ergo non avrebbe dovuto essere presentato);

- Il Comune non aveva annullato la procedura a seguito dei motivi di impugnazione indicati da Pro Loco, ma in ragione del fatto che il procedimento originariamente ipotizzato non appariva più in grado di consentire di procedere con immediatezza alla riapertura del centro sportivo garantendone la fruibilità alla cittadinanza e quindi in sintesi aveva agito regolarmente per l’interesse di tutta la comunità senza violazioni;

- Nessuna spesa deve essere posta a carico del Comune di Marnate per le spese legali di primo grado con revoca della condanna al pagamento della somma di 3.000 euro inizialmente prevista dal TAR a favore di Pro Loco.

La vicenda si conclude così nel migliore dei modi per il Comune di Marnate in capo al quale rimangono, purtroppo, le spese del proprio legale – spese di cui il Comune avrebbe potuto fare a meno, vista l’inutilità del ricorso presentato, ma che si sono rese necessarie per difendersi nell’azione promossa da Pro Loco.

Da parte di “Qui per Esserci” c’è grande soddisfazione per l’esito di questa situazione che è stata cavallo di battaglia e motivo di odio e denigrazione contro l’Amministrazione Galli, non solo sui giornali e sui social, ma anche in Tribunale.

Ebbene sì: il Sindaco Galli, tutta la Giunta ed il Funzionario che aveva seguito l’affidamento erano stati denunciati anche penalmente, per il reato di turbata libertà degli incanti e falso ideologico in atto pubblico, dall’allora capogruppo di Per Marnate: orbene, anche questa vicenda si è definitivamente conclusa con la piena archiviazione per infondatezza della notizia di reato in quanto insussistenti gli elementi costituitivi dei reati contestati, all’esito degli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari. In sintesi: non c’è stato alcun reato, nessuna illegittimità e nessuna irregolarità e anche in questo caso le denunce e le segnalazioni effettuate erano totalmente infondate!

Da ultimo l’esito delle vicende giudiziarie, ci conforta anche per l’operato della Responsabile del servizio interessato, operato che è stato valutato ed accertato come assolutamente corretto e lineare. Quando si dice ai posteri l’ardua sentenza… Che tutto ciò sia da lezione per tutti e che tutti ci facciano una riflessione».

Redazione

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