Madalina Marcu ha negli occhi la luce della passione e contagia chi le sta davanti con il suo entusiasmo, la forza di volontà e la grande creatività, doti che le hanno permesso di cambiare vita e lavoro e di trovare la propria dimensione professionale attraverso la fotografia, diventando Madymar.
Entrare nel suo studio di via Crispi 28 a Varese vuol dire essere catapultati in una sorta di Paese dei Balocchi, un mondo lillipuziano fatto di trenini di legno, peluche e cuscini colorati, palle di Natale e fiocchi di neve che scendono dal soffitto, abitini per neonati e fondali preparati ad arte che fanno sognare.
Già, perché Madymar è una fotografa specializzata in “newborn” e “maternity”, vale a dire che i suoi scatti si rivolgono a bimbi dal quinto giorno di vita in su e alle mamme in attesa, riprese tra la ventiseiesima e la trentaseiesima settimana di gravidanza, spesso assieme al futuro papà.
L’antesignana di questo genere di fotografia è l’australiana Anne Geddes, celebre anche per i suoi “bambini-fiore”, ma Madalina ha un altro stile, i suoi scatti uniscono intensità e poesia e sono frutto di lunghi studi, corsi di perfezionamento e allenamento sul campo, oltre al sapiente uso delle luci e a una cauta ma efficace post produzione.
«Sono nata a Targoviste, in Romania, ed ero ballerina di danze folkloristiche e con il mio gruppo giravo per l’Europa, finché per amore mi sono trasferita in Italia, a Varese. Fin da piccola però ho avuto la passione per la fotografia, chiedevo ai miei di mostrarmi le immagini dei nonni, le vecchie stampe seppiate. La vita però mi ha messo davanti a un’altra strada, e per 18 anni ho lavorato come animatrice sociale e operatrice socio sanitaria in una Rsa di Cantello», racconta Madaline, 43 anni, e il sorriso di chi vive l’attimo con gioia.
La scelta di fare la fotografa arrivò quasi per caso: «Ero incinta e mi convinsi a farmi fotografare con il pancione dalla collega Viviana Nocera. Dentro di me scattò qualcosa, capii che quella di fotografare i neonati avrebbe potuto diventare la mia professione e nel 2017 incominciai a studiare, a frequentare corsi, prima con quelli basici del Fotoclub Varese, per poi seguire quelli sulla fotografia e sulla sicurezza neonatale. Intanto scattavo, e le mie fotografie piacevano alle mamme, così nel 2021 mi sono licenziata dalla Rsa, lasciando il lavoro fisso per buttarmi in questa avventura e nel 2023 ho aperto lo studio, ma vedere i genitori felici mi ripaga di ogni sacrificio».
Nello studio di Madymar c’è tutto quel che occorre per trasformare un neonato nel personaggio di una fiaba: vestitini, peluche, cuscini a forma di mezzaluna, un mini pianoforte, “nidi” e bagnetti, e naturalmente la sbrigliata fantasia della fotografa, che cura ogni minimo dettaglio.
«Con me le mamme sono tranquille, ho quattro figli, Larissa di 24 anni, Mattia, di 12, Aurora che è anche mia modella, di 9 e l’ultima arrivata Ginevra di 2 e mezzo, e una bella esperienza. Chiedo ai genitori di starmi vicino durante gli scatti, maneggiare un neonato non è così facile, ci vogliono mille attenzioni. Ho sarte che mi confezionano gli abiti per i bimbi e le mamme in attesa, ogni anno ne acquisto di nuovi. Spesso le donne in gravidanza non si sentono belle, e devo convincerle del contrario, ma le fotografie piacciono sempre, il mio desiderio più grande è quello di rendere felice ogni genitore».
Madymar ha già pronti tre set natalizi per i prossimi scatti, ma spesso fotografa anche all’aperto, ambientando le immagini nella natura, come nel campo di lavanda nei pressi di Clivio. «Preparo il set il giorno prima dello shooting, mi informo anche sui colori che la coppia ha in casa per armonizzarli con quelli delle fotografie al bimbo, e faccio un colloquio preliminare. Sul set controllo temperatura e umidità, un servizio a un neonato può durare anche tre ore, occorre rispettare i suoi tempi. Per l’allestimento uso oggetti anche recuperati nei mercatini o online, oppure venduti dagli stessi colleghi specializzati in questo genere di fotografie».
La fotografa ha clienti di nazionalità diverse: «Arrivano persone dello Sri Lanka, albanesi, sudamericani, svizzeri, pochi sono però i varesini, molti di più da Busto e Gallarate e ho richieste da Milano e Torino. Il mio lavoro funziona molto con il passaparola. A volte fotografo anche i nonni assieme ai nipotini, ma in genere sono molto ansiosi, occorre metterli a loro agio con tanta pazienza».
Il costo di un servizio “newborn” va dai 320 euro in su, per le mamme in attesa da 250 mentre per il genere “boudoir” si parte da 270 euro. «Quest’ultimo è un tipo di fotografia che ho introdotto da poco ed è molto richiesto. Finora ho avuto soltanto modelle italiane, donne che spesso vogliono farsi ritrarre in pose sexy per regalare poi gli scatti al fidanzato, perché sono reduci da una dieta dimagrante, oppure deluse da una storia finita male, e vogliono sentirsi belle per far crescere l’autostima. Sono scatti sensuali senza mai sconfinare nel volgare, aiuto le donne a sentirsi uniche».
Madalina Marcu, autrice anche di splendidi ritratti “fine art”, ha realizzato, nel 2023, un calendario contro la violenza sulle donne e sta preparando nuovi progetti per il prossimo anno. «Naturalmente nel tempo che mi rimane dopo aver badato ai figli, sono sola e corro da mattina a sera. Mi piacerebbe prima o poi fare una mostra dei miei lavori, finora ho esposto le fotografie soltanto in una recente rassegna alla Camera di Commercio, grazie all’amico Ferdinando Giaquinto, anche lui bravo fotografo e insegnante al Fotoclub Varese».
La delicatezza e raffinatezza delle immagini dei neonati, sorpresi mentre dormono fasciati come fossero ancora nel grembo materno, oppure accoccolati tra le braccia di mamma e papà, regalano un messaggio di speranza e di bontà che rimarrà in ogni famiglia come un incancellabile ricordo. Di questo Madalina-Madymar è certa, è il dono di una mamma prima ancora che di una fotografa.