«Oggi ci ritroviamo a commentare un episodio che ferisce profondamente la memoria collettiva e i valori su cui si fonda la nostra Repubblica, nata nel 1946, proprio grazie alla caduta del fascismo. Le scritte neonaziste comparse davanti al sacrario dei partigiani di Cuveglio non sono semplici atti di vandalismo: sono un’offesa alla nostra storia, ai sacrifici di chi ha lottato e dato la vita per la libertà, un’offesa ai valori di democrazia, uguaglianza e giustizia che ci definiscono come comunità», così ha esordito la segretaria cittadina del Pd, Manuela Lozza, ieri sera in apertura di Consiglio Comunale a Palazzo Estense.
«Quest’atto è vile e puzza di naftalina: ma davvero nel 2024 siamo qui a discutere di scritte neo naziste? La nostra storia dovrebbe essere ben radicata in noi. Per questo non basta condannare. Serve un impegno concreto da parte di tutti e tutte, noi per primi/e - ha continuato Lozza, indicando tutti i consiglieri e le consigliere dei diversi schieramenti -. Istituzioni, associazioni, scuole, e ognuno di noi. Dobbiamo investire nell’educazione, raccontare ai bambini e alle bambine la storia e il significato del sacrificio dei partigiani, solo così queste ideologie revisioniste non troveranno più terreno fertile».
«Bene ha fatto il sindaco di Cuveglio, Giorgio Piccolo, a chiedere che ogni amministrazione della provincia mandasse un rappresentante a riempire la piazza del paese di fasce tricolori. Il nostro consigliere Di Toro è andato a rappresentare l’Amministrazione varesina e quindi (spero!) tutti i suoi componenti: perché un gesto che offende la memoria dei martiri della libertà, un gesto fascista, va condonato, sempre e totalmente. e su questo, se siamo seduti/e qui, siamo tutti/e d’accordo, vero?», ha concluso provocatoriamente la segretaria del PD cittadino.