Secondo i dati del CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi in economia agraria, la filiera in Italia vale circa 550 miliardi di euro, ossia circa il 15% dell’economia nazionale, con importanti ricadute occupazionali grazie ad oltre 1,6 milioni di addetti nel 2022.
Tuttavia, come segnalato nel Forum Food & Beverage di Bormio di The European House – Ambrosetti, l’elevata frammentazione è un fattore critico per lo sviluppo e la sostenibilità dell’agroalimentare italiano, in quanto limita sia l’internazionalizzazione che la competitività delle imprese.
Per fare in modo che questa condizione non risulti troppo impattante, è possibile adottare una serie di soluzioni, a partire dall’ottimizzazione, tramite groupage, delle spese di trasporto e logistica delle merci alimentari senza rinunciare ad elevati standard di sicurezza ed efficienza.
L’importanza del groupage per le piccole e medie imprese italiane agroalimentari
Il groupage rappresenta una soluzione ideale per le imprese che necessitano di spedire piccole quantità di merce. Si tratta infatti di un servizio che permette anche alle piccole e medie aziende di immettere sul mercato i propri prodotti alimentari in modo efficiente e sicuro.
Questa modalità di spedizione prevede il raggruppamento delle merci di operatori diversi in un unico trasporto condiviso, per consentire anche alle aziende che non sono in grado di riempire un camion da sole, in quanto gestiscono quantità limitate di prodotti alimentari, di ridurre le spese di trasporto e raggiungere anche mercati di difficile accesso per le PMI meno strutturate.
L’obiettivo dei trasporti, nello specifico del groupage, è riempire completamente il vano di carico dei camion mettendo insieme prodotti provenienti da mittenti diversi, offrendo la possibilità alle aziende agroalimentari di spedire anche una quantità di merce inferiore a un singolo bancale.
Questo sistema richiede però il supporto di operatori specializzati, in possesso di adeguate competenze ed esperienza, con una rete in grado di gestire le operazioni di carico e scarico della merce in una serie di punti di consolidamento. Si tratta nel dettaglio di magazzini posizionati in luoghi strategici indispensabili per effettuare le spedizioni, trasferendo la merce da un hub all’altro durante il tragitto verso la destinazione finale.
Il groupage consente inoltre di consegnare i prodotti anche a destinatari diversi, pianificando un tragitto che permette di recapitare tutta la merce a una serie di punti vendita, operatori e centri distributivi in base alle esigenze della filiera.
Oltre a ottimizzare i costi di trasporto delle merci alimentari, poiché è possibile suddividere le spese tra diverse aziende che condividono lo stesso trasporto, il groupage permette anche di rendere le spedizioni più efficienti e sostenibili razionalizzando i carichi per ridurre l’impatto ambientale di queste operazioni.
Si tratta di un’opportunità importante per tutte le PMI del settore agroalimentare, in particolar modo per tutte quelle realtà che non possono usufruire di soluzioni di trasporto convenzionali come la modalità FTL (Full Truck Load) a carico completo o LTL (Less than Truck Load) per quantità superiori al bancale.
Il ruolo del groupage nei trasporti a temperatura controllata e nell’import-export di prodotti agroalimentari
Il groupage è una soluzione di trasporto disponibile anche per gli alimenti deperibili, ovvero i prodotti freschi, termosensibili e surgelati che hanno bisogno di trasporti refrigerati a temperatura controllata.
In questo caso, oltre alle esigenze dei produttori e dei clienti finali della merce, bisogna tenere in considerazione anche altri aspetti critici, come la scadenza dei prodotti alimentari e il rispetto della catena del freddo durante tutte le operazioni di trasporto. Soltanto in questo modo, infatti, è possibile garantire la sicurezza dei consumatori e la salubrità dei prodotti.
La modalità di trasporto groupage offre anche la possibilità di distribuire gli alimenti deperibili in condizioni ottimali sia livello nazionale che internazionale, mettendo quindi a disposizione delle piccole e medie aziende l’opportunità di aprire l’attività ai mercati esteri.
D’altra parte, l’export agroalimentare italiano ha toccato il record di 62 miliardi di euro nel 2023 secondo Nomisma, nonostante le incertezze economiche e le tensioni geopolitiche.
I trasporti groupage permettono quindi di sfruttare le potenzialità legate alla globalizzazione e al Made in Italy, consentendo al contempo alle PMI di migliorare la propria competitività ed efficienza, anche senza sostenere ingenti investimenti o attendere di lunghi processi di crescita in termini di dimensioni e fatturato.
Naturalmente, anche nel caso del groupage di alimenti deperibili rimane fondamentale rivolgersi a operatori specializzati, affidabili e qualificati come STEF in grado di gestire le complessità del mercato agroalimentare e proporre servizi non solo competitivi ed efficienti, ma anche sostenibili, sicuri e conformi alle normative di legge vigenti.