Territorio - 03 dicembre 2024, 07:32

Monvalle terra di lago ma anche di zafferano. La scommessa vinta di un giovane agricoltore: «Lavoriamo a mano e con metodi naturali»

Lorenzo Zanardini è cresciuto con la passione per l'agricoltura: oltre a dedicarsi alla produzione di ortaggi e al taglio di fieno e legna, si è specializzato nella coltivazione di questa spezia, triplicando quest'anno il raccolto rispetto al 2023. «L'obiettivo è far diventare il nostro zafferano un fiore all'occhiello dell'agricoltura del nostro territorio»

L'agricoltore monvallese Lorenzo Zanardini con lo zafferano di sua produzione

Lorenzo Zanardini è un giovane agricoltore di Monvalle cresciuto sin da bambino con la grande passione legata al mondo agricolo. Da qualche anno, oltre a dedicarsi alla produzione di ortaggi, al taglio del fieno e della legna, si è specializzato nella coltivazione dello zafferano.

Da dove è nata è nata questa idea?

Cercavo qualcosa per diversificare la produzione e ho deciso di puntare sulla coltivazione dello zafferano. Ho fatto ricerche e partecipato a corsi per apprendere le non facili tecniche, successivamente ho fatto un investimento acquistando 10 mila bulbi Crocus Sativus che poi ho messo a dimora dopo aver svolto le necessarie analisi del terreno, perché per lo zafferano è molto importante una lavorazione e una tecnica perfetta se si vuole ottenere un prodotto di alta qualità. 

Da quanto tempo ha iniziato questa coltivazione?

Nel mese di agosto 2023 ho iniziato a mettere a dimora i primi bulbi, per ottenere la prima raccolta dopo circa quaranta giorni arrivando ad una discreta produzione di circa 40 grammi di prodotto finito. Quest’ anno ho triplicato la produzione  di zafferano di prima categoria. risultato certificato da analisi di laboratorio effettuate a Cassano Magnago. Questo categoria è importante perché il prodotto è utilizzabile e vendibile nei ristoranti stellati. 

Può spiegarci come avviene la coltivazione ed il raccolto?

Tengo subito a precisare che tutta la lavorazione viene fatta a mano, creando nel terreno leggermente in pendenza per evitare ristagni d’acqua e i particolari "bauletti". Dopo che il bulbo è stato messo a dimora dopo circa 30 giorni (solitamente il periodo è tra metà ottobre e novembre, viene fatta la raccolta estraendo i pistilli dal fiori per poi farli essiccare con una tecnica apposita.  Terminata questa fase della lavorazione, lo zafferano viene lasciato riposare per circa due mesi in vasi ermetici, per consentire di acquisire maggiore gusto e colore idoneo alla vendita ed al suo utilizzo. Vorrei precisare che tutti i cicli di lavorazione e di colorazione sono naturali e non viene aggiunto nessun tipo di colorante e conservante. La spezia poi viene messa in piccoli vasetti in vetro per essere venduta in pistilli.

Lo zafferano è acquistabile direttamente nella sua azienda agricola?

Dai primi di dicembre il prodotto è vendibile, in loco. Può essere anche un pensiero utile e particolare per un gradito regalo natalizio.

Quali sono gli obiettivi e i programmi per la prossima produzione del 2025?

Ad aprile verranno tolti tutti i bulbi dal terreno, poi ho intenzione per l’anno prossimo di implementare l’appezzamento per aumentare la produzione. E’ molto importante preparare bene il terreno e togliere accuratamente i bulbi per evitare marciumi vari dello zafferano. Obiettivo anno per anno è di aumentare sempre di più la produzione che potrebbe diventare un fiore all’occhiello per il nostro territorio. 

Claudio Ferretti