«Stiamo diventando una economia stagnante, e non ci sono misure per la crescita. La classe media sopporta la maggior parte del carico fiscale, ed è pure la più penalizzata in questa legge di bilancio». Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, a Rai Radio 1.
«Nella manovra ci sono un sacco di mance, vedi i 3 euro sulle pensioni minime, oppure i 7 euro in più al mese per gli infermieri. Per i beneficiari gli effetti sono ridicoli, ma per le casse dello Stato è uno spreco di risorse che potrebbero essere indirizzate verso misure mirate. Le famiglie soffrono e si vede dai dati dei consumi interni. Se guardiamo i dati dell’ultimo report della Caritas, scopriamo che, oltre alla povertà assoluta che si stratifica, sono aumentate le povertà oscillanti di persone che, pur avendo un lavoro e una casa, fanno fatica ad affrontare spese di prima necessità e si rivolgono al terzo settore per un aiuto.
Anche i dati del sovra indebitamento delle famiglie è allarmante, e molto di questo è dovuto anche a spese sanitarie a cui si provvede da soli perché il servizio pubblico è in cortocircuito. Con queste basi, è difficile immaginare che il paese possa crescere. Spero che nel dibattito parlamentare si possa correggere il tiro su una legge di bilancio miope e asfittica», ha concluso.