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Storie | 27 novembre 2024, 19:16

Addio a “Nonna Maria”, 105 anni: «Che fortuna averti avuto»

Bobbiate e la sua famiglia piangono una donna “da record”, mancata oggi dopo aver raggiunto un traguardo straordinario e aver regalato tanto amore: «Fino a tre settimane fa viveva in casa da sola e prendevamo il caffè insieme - ricorda il pronipote Davide - Di lei ci rimarrà la bontà e quel senso di responsabilità che ognuno dovrebbe avere nei confronti dei propri affetti»

Addio a “Nonna Maria”, 105 anni: «Che fortuna averti avuto»

Nonna Maria è stata una fortuna per tutti coloro che l’hanno amata.

E splendida è la vita quando nasconde dentro al dolore il sapore lungo - molto più lungo del dolore stesso - della consapevolezza e dell’orgoglio, mettendo in fila - tutti i lì - i ricordi, gli insegnamenti, i fotogrammi di un'esistenza condivisa ben oltre quello che viene normalmente concesso dal Cielo: oggi a Bobbiate c’è una famiglia che piange chi non c’è più, ma al tempo stesso sorride - e ancora ama - chi c’è stato. 

“Non piangere perché qualcosa finisce. Sorridi perché è accaduta”.

È quello che stanno facendo i cari di Maria Orologio, la «nonna dei record» di Bobbiate, mancata questa mattina all’incredibile età di 105 anni. Si è spenta in una clinica, nella quale aveva passato gli ultimi giorni, ma la sua ultima immagine, l’ultimo scatto di una parabola incredibile e di una tempra straordinaria, non sarà quella: «Fino a due settimane fa viveva in casa da sola - ci racconta il pronipote Davide, insieme a papà Marcello, allo zio Massimo, a nonna Giusy e all'altro figlio di Maria Angelo - E io, nemmeno un mese fa, sono andato a trovarla, le ho presentato la mia fidanzata Francesca e abbiamo bevuto il caffè insieme. Era lucidissima, straordinaria: si è informata sul mio lavoro, addirittura si ricordava del fatto che io e Francesca lavorassimo insieme nello stesso centro commerciale».

Davide si lascia andare al ricordo dei pranzi che fino a pochi anni fa ancora Maria preparava per tutti, oppure di quelle vacanze in Liguria alle quali la bisnonna non rinunciava nemmeno in tardissima età: «La guardavi nella sua vecchiaia e pensavi “che bello”. Oggi sono triste, ma non riesco a non pensare alla fortuna che ho avuto nell’averla per così tanto accanto: ci sono ragazzi che non riescono nemmeno a conoscere la propria nonna, io sono riuscito a godermi anche la bisnonna…».

E allora nel cuore continuerà a brillare lo “spirito” di Maria «così attaccata fino all’ultimo alle sue abitudini e a tutti noi», capisaldi che le permettevano di “schermarsi” «dalla brutta realtà che a volte si trova fuori», e quindi di resistere, in una piccola nicchia di felicità da cui solo oggi è volata via: «Il suo insegnamento? La bontà, la responsabilità che ognuno di noi dovrebbe avere nei confronti delle persone che gli stanno vicino»

Una responsabilità che Davide metterà in pratica fin da ora, ancora di più: «Il mio pensiero va soprattutto a nonna Giusy, che stava sempre con la bisnonna Maria, ogni giorno, e si prendeva cura di lei. Non sarà sola ora: ci sarò io per lei».

Redazione

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