Gallarate - 22 novembre 2024, 13:40

La “Cultura del rispetto”: Gallarate si unisce contro la violenza sulle donne

Donazioni simboliche di un rossetto, impegno istituzionale e più fondi da Regione Lombardia. L’assessore Caruso: «Necessario un cambiamento radicale della nostra cultura»

Si è conclusa con grande partecipazione e un forte impatto emotivo la presentazione della seconda edizione de “La Cultura del rispetto”, tenutasi oggi presso la sala comunale delle ex Scuderie Martignoni di Gallarate. L’evento, organizzato dall’associazione Artemide Aps in collaborazione con i centri antiviolenza locali, ha messo in evidenza l’importanza della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

Tra i momenti salienti, la donazione simbolica di rossetti rossi ad associazioni del territorio – Eva Onlus, Eos, Amico Fragile e Donna Sicura – che operano quotidianamente per sostenere le vittime e offrire loro una via di uscita da situazioni di abuso.

L'impegno della Regione Lombardia
Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, che ha sottolineato l’importanza di un’azione congiunta: «La cultura del rispetto è una responsabilità concreta che tutti dobbiamo assumerci. Combattere la violenza contro le donne significa prevenire, educare, sostenere e proteggere. Regione Lombardia è in prima linea con risorse significative e un impegno costante per promuovere questo cambiamento culturale».

Gli ultimi dati forniti dall’assessore evidenziano un quadro allarmante: in Italia, nel 2024, 94 donne sono state uccise, di cui 80 in contesti familiari o affettivi. In Lombardia, sei femminicidi si sono registrati quest’anno, segno che l’emergenza è tutt’altro che superata.

Le risorse messe in campo
Regione Lombardia ha rafforzato il proprio intervento con uno stanziamento di oltre 16 milioni di euro per il biennio 2024-2025, un incremento del 69% rispetto agli anni precedenti. Le risorse finanzieranno: il potenziamento delle reti antiviolenza regionali, con 54 Centri Antiviolenza e 141 Case Rifugio; programmi di formazione professionale per le vittime, per favorire l’indipendenza economica; la messa a disposizione di alloggi Aler, destinati a donne e figli che necessitano di un ambiente protetto per ricostruire le proprie vite.

Parallelamente, progetti culturali e formativi nelle scuole e nelle università, come “A scuola contro la violenza sulle donne”, mirano a sensibilizzare le nuove generazioni sul rispetto reciproco e sull’uguaglianza di genere.

Il valore simbolico del rossetto rosso
Un elemento centrale dell’iniziativa è stato il “Rossetto della Cultura del Rispetto”, un simbolo di solidarietà verso le vittime e di supporto alle associazioni locali. «Ogni rossetto donato è un segno tangibile di vicinanza e un contributo concreto per aumentare le risorse a disposizione delle realtà che lavorano sul campo», ha spiegato l’assessore Caruso.

La voce di Artemide Aps
Francesco Carbone, presidente di Artemide Aps, ha espresso gratitudine verso tutti i partecipanti e i sostenitori dell’evento: «Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato all’evento “La Cultura del Rispetto”. Un ringraziamento speciale va all’assessore Caruso per il suo impegno concreto e al sostegno dell’azienda Inca. Sono entusiasta che la mia associazione Artemide abbia anche quest'anno svolto questo appuntamento per noi molto importante. È un impegno che abbiamo preso davvero a cuore e che abbiamo una grande volontà di proseguire negli anni a venire. Insieme possiamo costruire una società più giusta e libera dalla violenza».

Una lotta collettiva per il cambiamento culturale
Caruso ha concluso il suo intervento con un richiamo personale: «Per anni ho prestato assistenza legale gratuita in un centro antiviolenza. Ho visto da vicino il dramma delle donne maltrattate e so quanto sia fondamentale non lasciarle sole. È necessario un cambiamento radicale della nostra cultura, che metta il rispetto e la dignità della donna al centro di ogni relazione umana».

Il presidente del Consiglio comunale gallaratese Marco Colombo chiude la conferenza stampa con queste parole: «Invito gli assessori a fare sinergia per sensibilizzare tutta la comunità».

L’evento ha proprio ribadito quanto la sinergia tra istituzioni, associazioni e comunità sia essenziale per contrastare una piaga sociale che continua a mietere vittime. La “Cultura del Rispetto” non è solo un’iniziativa: è un appello a una società più giusta e consapevole, dove nessuna donna venga mai lasciata indietro.

Alice Mometti