Prosegue senza sosta l'attività dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e delle Fiamme Gialle lariane lungo la linea di confine con la limitrofa Confederazione Elvetica per il contrasto agli illeciti doganali. Nelle scorse settimane, nel corso dei consueti controlli presso il valico di Lanzo d’Intelvi, militari della Tenenza di Oria fermavano un cittadino italiano residente in Napoli, classe ’85, in procinto di entrare nel territorio dello Stato. Ai militari che gli ponevao le domande di rito ai fini doganali, il viaggiatore ha riferito di avere all’interno della propria autovettura un numero imprecisato di pellicce di scarso valore, acquistate a Lugano per circa 600 franchi. A quel punto, il viaggiatore, palesemente innervosito, ha esibito una ricevuta d’acquisto per un numero di pellicce diverso rispetto a quelle effettivamente trasportate (12 anziché 15). Da successivi approfondimenti il soggetto è inoltre risultato gravato da reati contro il patrimonio e porto abusivo d’armi. A seguito degli opportuni riscontri sulla merce in sequestro, avvalendosi delle specifiche competenze in materia dei militari in forza alla Squadra C.I.T.E.S. del Gruppo Ponte Chiasso, articolazione istituita a seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo del 2016 che ha demandato alla GdF alcune delle funzioni prima assicurate dal soppresso Corpo Forestale dello Stato, unitamente ai funzionari di ADM della Sot di Ponte Chiasso, veniva constatato che, tra tutte le pellicce rinvenute, due di esse appartengono, rispettivamente, alla pelle di lince (Lynx spp) e di giaguaro (Panthera Onca). Tali specie di animali, protetti in base alla Convenzione di Washington sul commercio internazionale, nota come C.I.T.E.S. (Convention on International Trade of Endangered Species) sono rispettivamente ricomprese nell’Appendice I e II della Convenzione C.I.T.E.S./Allegato A Reg. UE 966/2023. Per questo motivo i militari hanno provveduto a enunciare a piede libero il possessore alla Procura della Repubblica di Como, in violazione dell’art 1, L. nr. 150 del 7 febbraio 1992 (fatta salva la presunzione di innocenza fino a definizione del procedimento) e a sequestrare penalmente le pellicce rientranti in C.I.T.E.S.
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