Suggestiva e partecipata la messa per la Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri. Gremita la chiesa di Santa Maria per il tradizionale appuntamento, momento di festa per gli uomini e le donne dell’Arma, occasione per manifestare loro stima e riconoscenza per le altre autorità civili e militari. Lo ha sottolineato, nell’omelia, monsignor Severino Pagani: «È giusto ringraziare, a dispetto di una cultura in cui, oggi, è più facile pretendere». Il prelato ha sviluppato una riflessione su quelle che ha definito dimensioni fondamentali.
Quella umana: «Quando il cristiano fa emergere la sua dimensione umana deve sentirsi amato da Dio perché sa ciò che Dio ha fatto e continua a fare per lui. Occorre avere la percezione che Dio rimane fedele». La dimensione professionale, incarnata dai Carabinieri, oltre che «…dalle tante persone, qui, che hanno grandi responsabilità. Bisogna sentire di voler fare il meglio». Sul valore profondo della divisa: «Fa andare oltre la singola persona, verso un compito più grande». Infine, la dimensione politica, quella alta che corrisponde all’impegno per la collettività. Sulla scorta di Paolo VI: «La politica così intesa è la forma più alta di Carità. E la Carità è l’amore che Cristo ha avuto per noi».
A tutti i presenti, ai Carabinieri, a sindaci, assessori, autorità civili e militari, uomini e donne in divisa: «Le istituzioni sono un bene per la pace degli uomini, di un popolo, del mondo […] Ringraziamo il Signore che ci ha messo in questa città, ad abitare insieme».